Pesa 3,450 kg ed è una bambina nata con parto spontaneo alla 39esima settimana la prima neonata concepita con la tecnica della fecondazione medicalmente assistita al centro P.M.A del San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, diretto dal dottore Giorgio Colarieti, a circa un anno dall’attivazione della struttura.Al nuovo centro P.M.A dell’azienda ospedaliera, struttura pubblica dotata di tecniche avanzate e attrezzature altamente qualificate utilizzate da personale specializzato, possono accedere le coppie con diagnosi di sterilità o che incontrano difficoltà nel concepire, così come hanno fatto i genitori del primo bambino nato dopo aver usufruito di tale procedura.
Nello specifico è stata applicata una tecnica di fecondazione in vitro omologa di secondo livello, denominata ‘IntraCytoplasmic Sperm Injection (iniezione introcitoplasmatica di spermatozoi), che implica l’impiego dei gameti della coppia e il prelievo degli ovociti, cui seguirà la fecondazione artificiale e il successivo trasferimento degli embrioni nell’utero della partner femminile.Ad oggi, la Icsi, rappresenta la tecnica di procreazione medicalmente assistita più utilizzata per trattare i problemi della fertilità di origine maschile legati alla motilità degli spermatozoi, che prevede appunto l’iniezione di un singolo spermatozoo direttamente in un singolo ovocita che una volta fecondato darà origine al nuovo individuo, il cosiddetto zigote.