CASTELLAMMARE DI STABIA – Il gong della stagione suonerà il prossimo 31 maggio ed a Castellammare ci sono molti che non vedono l’ora di chiuderla questa maledetta annata agonistica. I tifosi, ingoiata anche la venticinquesima pillola di veleno derivata dalla sconfitta di Novara, non possono ritenersi soddisfatti dell’andamento di una squadra che, soltanto a parole, dice di voler onorare sino alla fine la maglia gialloblé. I sostenitori delle Vespe sperano che il patron Franco Manniello ed il presidenteGianni Improta facciano piazza pulita di un organico che ha dimostrato, nel corso del tempo, quasi di fregarsene di quello che accadeva in campo, paventando slanci occasionali d’orgoglio per poi scadere puntualmente nel grigiore più totale, fino a funestare questo campionato come uno dei più tristi e deludenti nell’intera storia del calcio cittadino. Mister Piero Braglia, dal proprio canto, s’è probabilmente reso conto del tutto e tira avanti per la sua strada, con la morte nel cuore per non essere riuscito a regalare l’ennesima gioia ad una piazza con la quale ha instaurato un feeling speciale, ma dalla quale uscirà inevitabilmente dalla porta di servizio per l’amara retrocessione patita sul campo.
I calciatori, a parte quei pochi che veramente hanno dimostrato di valere l’ingaggio e una maglia da titolare nelle file della compagine termale, saranno molto probabilmente dimenticati nel lasso di qualche ora, allo scoccare della mezzanotte che darà il benvenuto al 1° giugno, se non addirittura prima, al triplice fischio di chiusura dell’arbitro che sarà designato a dirigere l’ultimo match del torneo cadetto, per la partita Juve Stabia-Carpi del 31 maggio prossimo. Dimenticati, cancellati dalla memoria, lampi nel buio pesto di questa stagione da horror, nella quale la Juve Stabia ha collezionato una serie interminabile di record negativi. Si sperava, dopo la retrocessione, che i tesserati dimostrassero quel minimo di spirito di rivalsa, anche solo personale, ma così non è stato e – sebbene la mente fosse ormai libera da altri pensieri e la piazza abbia sempre seguito con tranquillità e rassegnazione l’evolversi degli eventi – la situazione è andata ancor più appiattendosi, tanto da far intendere che sono gli stessi atleti a non vedere l’ora, ormai, di cambiare aria, per affrontare il prossimo anno un’avventura diversa da quella attuale, come se quasi la responsabilità del tutto non fosse principalmente la loro.
E’ per tutta questa serie di motivi che Castellammare si sente “tradita” dalla sua squadra di calcio, che così come stanno le cose non sente più “sua”, auspicando che cancellando la lavagna dagli orrori visti in questa annata calcistica si possa realmente riproporre un futuro organico di atleti che veramente siano interessati a difendere, senza risparmiarsi, la casacca gialloblé e tengano a cuore le sorti della Juve Stabia che verrà.
Fonte: www.campaniagoal.it/wordpress1/2014/05/la-juve-stabia-e-lonore-tradito-nel-vestire-questa-maglia/