Scrivere è terapeutico.
Banale a dirsi, forse ancor più a “scriversi”. Eppure il silenzio e la solitudine in cui opera chi intesse storie creano un canale col proprio sé, dando vita a uno spazio tutto privato in cui non valgono le regole del mondo esterno, e da cui spariscono spazio e tempo . Un regno in cui la sensibilità detta le proprie regole, e che consente alla precisione delle parole di descrivere ricordi, osservare scampoli di vita al riparo dallo scorrere del tempo, tracciare i confini dell’esperienza e da lì espanderli a piacimento, rielaborandone i contenuti grazie all’immaginazione.
In questo otto marzo , come in tutti gli altri, si parla tanto della donna, confermando, nel bene e nel male, la tendenza della società a voler comprendere gestendo, valorizzare reinventando: appare evidente cioè la diffusa riluttanza o disabitudine a riconoscere libertà reale al femminile. Come principio assoluto indipendente dalle limitazioni, anche solo descrittive. Come mistero e creazione.
E creatività.
A Castellammare di Stabia è in progetto, da parte dell’ Associazione di Psicosintesi Applicata Antonio Tallerini Onlus, un corso di counseling di gruppo e scrittura creativa, che si terrà con cadenza settimanale, seguendo lo svolgersi del libro di Clarissa Pinkola Estès “Donne che corrono coi lupi”.
Il saggio della scrittrice e psicoanalista statunitense, che si serve del valore allegorico di fiabe e miti tradizionali, illustra le trappole tese dalle relazioni affettive che causano sofferenza e al contempo il ruolo indispensabile di queste per incontrare in sé “La Donna Selvaggia”, intesa come forza psichica potente, istintuale e creatrice, lupa ferina e al contempo materna.
Soffocata da paure, insicurezze e stereotipi la vita interiore si mette in moto attraverso le storie, riconoscendo grazie alle strutture narrative il proprio mondo, ricostruendolo.
Nella libertà della narrazione confluiscono parti di esperienza e conoscenze che aiutano a creare e rafforzare la propria identità.
Il counseling di gruppo che si terrà a Castellammare di Stabia sarà focalizzato sulla partecipazione nel “qui e ora” dei componenti del gruppo rispetto alla creazione progressiva di una relazione dialogica col counselor e alle relazioni che andranno a stabilirsi tra gli stessi partecipanti. Lo strumento narrativo costituirà di tali relazioni mezzo di indagine e costruzione, cura e creazione.
Per ricordare sempre e non solo l’otto marzo, la forza inesauribile che giace nel femminile e nelle storie a cui sa dar vita.
Shahrazad docet. ARTICOLO DI Simona Chinaski fonte corso italia news
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