E’ stata restaurata grazie all’iniziativa di alcuni cittadini, l’edicola votiva di San Cristoforo a Episcopio.Un’importante opera di decoro urbano ubicata in Via Duomo, contenuta all’interno di una nicchia del muro, restituita alla comunità per volontà della numerosa famiglia Peluso.
La figura del Santo risplende di nuova luce e come nella tradizione, è raffigurato come un gigante barbuto che si porta sulle spalle il bambino Gesù che aiuta ad attraversare le acque di un fiume.Questa immagine risale ad una delle leggende agiografiche più note relative al Santo, che viveva sulle rive di un fiume situato in un bosco di sua proprietà.

Ogni tanto qualcuno gli chiedeva di aiutarlo ad attraversare il fiume, e poichè lui era alto e robusto, portava le persone sulle spalle in cambio di un’offerta.Durante una notte fu svegliato da un bambino che gli chiese di aiutarlo ad attraversare la sponda del fiume.
San Cristoforo se lo mise sulle spalle, ma più camminava nell’acqua, più il peso del bambino aumentava.Con l’aiuto di un grande bastone, ma con fatica e molto stremato, riuscì a passare dall’altra parte del fiume.
Quando depositò il bambino gli chiese come mai era così pesante.Questi gli rispose che era Gesù Cristo e che lui in questo momento non aveva trasportato solo lui ma il mondo intero.
Infine il bambino gli predisse che a breve avrebbe avuto un lungo e doloroso martirio.Ma San Cristoforo, benchè fosse sconvolto dall’accaduto, volle ricevere lo stesso il battesimo.
Viaggiò per tutta la Licia per predicare il Vangelo, e qui trovò il suo martirio tramite decapitazione.Fu ucciso nel 250 durante la persecuzione di Decio.
Un gesto di profonda solidarietà da parte dei privati a tutela del patrimonio culturale cittadino.Un piccolo tempietto all’angolo della strada, testimonianza di fede cristiana umile e profonda.