A Sarno ma non solo, sarebbe consuetudine occupare indebitamente il posto di una persona diversamente abile, parcheggiando senza averne diritto l’auto nello stallo riservato ai titolari di contrassegno disabili. Pertanto non sarebbe sbagliato se, di tanto in tanto, la Polizia Municipale facesse un controllo appurato, mirato, affinché questa cattiva abitudine sia richiamata all’ordine.
La propria comodità, quei cinque minuti di alibi, a discapito di chi è meno fortunato, quel cartello di divieto ignorato, dovrebbe essere ad esempio sanzionata. Il buon funzionamento della società in cui viviamo si basa sulle regole e sul loro rispetto, un concetto che ritroviamo da sempre, in forme e termini diversi. In un contesto societario dove l’inciviltà sembra essere diventata un handicap è doveroso ricordare che:”

il Codice della Strada oltre a prevedere multe salate stabilisce anche delle sanzioni amministrative accessorie per chi sosta negli spazi genericamente riservati ai disabili senza un regolare permesso.
Non solo: se l’automobilista occupa, senza esporre il contrassegno, un posto invalidi che è destinato ad un singolo soggetto – e quindi è espressamente riservato a quest’ultimo – potrà essere accusato del reato penale di violenza privata.
A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione, quinta sezione penale, con la sentenza n.17794 del 07/04/2007, ha statuito che parcheggiare sullo spazio riservato ai disabili integra gli estremi del reato di violenza privata di cui all’art.610 c.p. Occupare un parcheggio riservato espressamente ai disabili è un reato penale”.