Juve Stabia scippata: il punto di Gianfranco Piccirillo

Nella storia centenaria dello Stabia molte volte si sono subiti dei torti clamorosi, il mancato ripescaggio dell’estate scorsa, la penalizzazione in serie B, gli spareggi persi con il Savoia e la Salernitana, quello col Potenza e il mancato riconoscimento del titolo nazionale del 1945 per il quale l’associazione che ho l’onore di presiedere si sta ancora battendo, sono solo alcuni dei più macroscopici, ma questo di Bassano è forse il più evidente, il gol di Gomez nel finale dei supplementari, annullato dall’assistente, non potrà essere dimenticato. La squadra stabiese merita in ogni caso tutti gli onori per la gara disputata e un plauso speciale lo meritano i tifosi che a centinaia sono arrivati nel profondo nord vicentino e che hanno mostrato di amare lo Stabia, rispettando lo sport anche quando il verdetto non rispecchia l’andamento della gara che è stata emozionante ed intensa dall’inizio alla fine. Il tecnico Savini ha optato per un modulo in stile Benitez con la solita difesa, Jiday e La Camera a centrocampo e i trequartisti Nicastro, Bombagi e Carrozza a sostegno dell’unica punta Di Carmine, un 4 2 3 1, che però ha convinto solo nella ripresa quando lo Stabia avrebbe potuto segnare con le due clamorose occasioni di Di Carmine. Nel primo tempo il Bassano di Asta, ex calciatore di Torino e Napoli, ha dimostrato di essere una squadra frizzante con le giocate talentuose di Iocolano, le azioni offensive di Furlan e la tecnica dell’esperto Nolè, vecchio avversario dello Stabia dai tempi del Potenza e il gol dell’ex stabiese Davì che approfitta di un incertezza difensiva stabiese su un calcio dalla bandierina. Lo Stabia dopo pochi minuti è riuscito a trovare il pari con un bel colpo di testa di Bombagi al termine di un’azione corale che ha dimostrato la bontà della formazione allenata da Savini, che anche per le assenze di Maiorano, Caserta e Gammone aveva però poche alternative in panchina. Nella ripresa lo Stabia ha dimostrato di avere maggiore esperienza del Bassano, che pure è finito in testa alla classifica del suo girone, soccombendo solo negli scontri diretti col Novara, ma è mancata in avanti la precisione nelle conclusioni di Di Carmine e soprattutto nella seconda anche un pizzico di fortuna, perché Grandi è stato bravo a parare, ma la palla ha poi preso la traversa. Il Bassano si è visto solo con le invenzioni di Iocolano che era riconoscibile per la sua tecnica raffinata e la sua folta capigliatura e anche del suo numero dieci che però sono stati abili nel palleggiare, molto meno nel concludere a rete. Savini ha opportunamente conservato i cambi per i sempre più probabili supplementari e ha inserito solo Ripa nel finale della ripresa al posto di un poco brillante Nicastro, mentre Cancellotti, Jiday e Di Carmine hanno cominciato ad avere problemi di crampi come del resto anche diversi calciatori del Bassano a causa della fatica della gara e del forte caldo che c’è stato nella zona vicentina. I tempi supplementari sono arrivati con le due squadre in evidente debito d’ossigeno, ma con uno Stabia che si è lasciato preferire e che avrebbe meritato di più già nei primi novanta minuti. Il primo tempo supplementare però è stato favorevole ai padroni di casa che però nel tifo sono stati sopraffatti dagli stabiesi, sicuramente in termini di intensità sonora, seppure in leggera inferiorità numerica, Pisseri ha dovuto fare una bella parata su Iocolano, Polak e Contessa, i migliori in campo da parte stabiese assieme ai centrocampisti, sono stati costretti agli straordinari per la stanchezza di Migliorini, Cancellotti e dello stesso Jiday, che alla fine è stato costretto ad uscire esausto. Nel secondo tempo supplementare Savini ha inserito infatti Burrai al posto di Jiday e Gomez per Di Carmine che pure è uscito stremato dalle fatiche della gara e dal gran caldo e proprio l’attaccante di Vico Equense è stato il grande protagonista di questa lunghissima ed estenuante gara che è destinata a passare alla storia per la decisione ingiusta di annullare la sua rete di testa da parte dell’assistente e del quarto uomo che si sono inventati una irregolarità nell’azione che lo stesso arbitro invece aveva ritenuto di convalidare nella sua immediatezza. La vittoria dello Stabia avrebbe spalancato le porte delle semifinali contro la Reggiana e invece si è concesso al Bassano la possibilità di calciare i calci di rigore nei quali i calciatori del tecnico Asta sono stati bravi a non fallire nonostante l’intuito di Pisseri in due circostanze, mentre Bombagi, uno dei migliori dello Stabia, autore peraltro della bella rete del pari, ha calciato addosso al bravo e fortunato portiere Grandi. Alla fine c’è stata la festa del Bassano, ma per lo Stabia la sconfitta è stata solo una decisione scellerata della terna arbitrale o peggio del quarto uomo della federazione, non certo un meritato verdetto sportivo, purtroppo l’episodio della rete annullata a Gomez offusca gli applausi ai ragazzi del Bassano, che onestamente non mi sento di condividere e con me credo tutti gli sportivi che hanno visto la gara, stabiesi e non Solo.

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