FONTE : www.stabiachannel.it di Raffaella Drammatico
Ufficialmente l’estate comincerà il 21 giugno ma ormai già da un paio di settimane il caldo torrido e una forte umidità non danno tregua. E cosi chi può approfitta del week end per le prime fughe al mare. Le mete prese d’assalto, sulla costa stabiese, non sono solo le spiagge di Pozzano, con i vari lidi attrezzati o le spiagge libere che a breve saranno affidate in concessione a chi presenterà al comune l’offerta economica più vantaggiosa. Complice molto probabilmente la grave crisi economica che sta attanagliando il paese e che pesa come un macigno anche sulla città delle acque, preso d’assalto è anche l’arenile stabiese: nei pressi della banchina “zi Catiello” una cinquantina di persone munite di ombrelloni e sdraio domenica mattina si godevano questi primi sprazzi d’estate, andando all’occorrenza a rinfrescarsi in acqua.
Peccato però che quel tratto di costa, scelto non solo da cittadini stabiesi ma anche dai molti stranieri presenti in città, sia non balneabile. Infatti in quel tratto di costa vige, come è ormai noto, il divieto di balneabilità che inibisce, o almeno dovrebbe, la possibilità di tuffarsi in acqua.Un divieto che invece viene puntualmente ignorato da coloro che scelgono di passare la giornata sull’arenile. A loro rischio e pericolo, essendo quello un tratto inquinato da oltre trent’anni.
Proseguendo lungo corso Alcide de Gasperi e arrivando al “palazzo dei tedeschi”, si trova la stessa situazione: spiaggia presa d’assalto, per lo più da abitanti del quartiere, e mare affollato anche da bambini che giocano tranquillamente in acqua. Il divieto c’è ma nessuno lo rispetta: la voglia di fare un bagno su una spiaggia libera rende noncuranti di divieti che in sostanza dicono alla cittadinanza che in quelle acque è presente un numero tanto alto di batteri da far pensare ad una contaminazione fecale, con tutte le conseguenze del caso.
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