
Ad Acerra si concluderà stasera, la due giorni di kermesse dedicata al il Festival internazionale del teatro di figura. Organizzata dal Comune di Acerra, in collaborazione con il Museo di Pulcinella, l’associazione «Acerra Nostra» e con il sostegno della Regione, l’evento si è svolto all’interno del Castello Baronale, con lo scopo di far conoscere e rivalutare il museo, unico nel suo genere dedicato a Pulcinella. I teatrini allestiti all’interno del castello hanno offerto al pubblico di bambini e non spettacoli di burattinai provenienti anche dalla Repubblica Ceca, mentre per le strade sfilavano un centinaio di Pulcinella accompagnati dallo spirito di genuinità, arguzia,spontaneità e generosità. La Parata, iniziata alle ore 17.30,ha visto la presenza della “Compagnia degli Sbuffi” di Castellammare di Stabia che ha portato in scena lo spettacolo «Tozzabancone&Fittifitti», un viaggio tra i miti di Pulcinella che ha avuto come teatro, le vie del paese.La maschera di Pulcinella come la conosciamo oggi, è stata inventata ufficialmente a Napoli dall’attore Silvio Fiorillo nella seconda metà del Cinquecento, ma il suo costume moderno fu inventato nell’Ottocento da Antonio Petito. Infatti, in origine, la maschera di Fiorillo indossava un cappello bicorno (diverso da quello attuale “a pan di zucchero”) e portava barba e baffi. Le origini di Pulcinella sono però molto più antiche. Le ipotesi sono varie: c’è chi lo fa discendere da “Pulcinello” un piccolo pulcino perché ha il naso adunco; c’è chi sostiene che un contadino di Acerra, Puccio d’Aniello, nel ‘600 si unì come buffone ad una compagnia di girovaghi di passaggio nel suo paese. Da qui la nascita del museo. A Novembre, Pulcinella e il museo saranno presenti al Festival Mondiale dei burattinai a Santiago de Cuba. Adriano Ferraiolo e i figli, burattinai da generazioni ,vogliono far conoscere Pulcinella, oggi non più servo e servitore, ma archetipo di vitalità, un anti-eroe ribelle e irriverente, alle prese con le contrarietà del quotidiano e i nemici più improbabili. al popolo cubano particolarmente famoso per la sua vivacità culturale,sopratutto per quanto riguarda la musica.