Al suo arrivo a Castellammare tutti erano un pò scettici, vuoi per l’età, vuoi perchè era stato scambiato con un giocatore come Riccardo Cazzola che in un anno e mezzo conquistò il cuore di tutti gli stabiesi.
Fabio Caserta ha smentito tutti, ed è diventato l’anima di questa Juve Stabia specie nella scorsa stagione quando a suon di gol ha trascinato le vespe verso la seconda salvezza consecutiva. Quest’anno, il capitano non è riuscito nell’ennesimo miracolo, ma a tratti si è capito che la Juve Stabia dipende da lui. Quando gira lui, girano le vespe. Lo si è constatato nella vittoria con il Pescara, quando con una prova formidabile prese per mano la squadra e la lanciò a vincere la sua seconda e ultima partita di questo sciagurato torneo.
Diversi, troppo brutti solo a ricordare gli eventi che lo hanno contraddistinto quest’anno, come la tragica morte del fratello che gli ha fatto pensare di dire addio al calcio. Come se non bastasse, a Dicembre mentre era di ritorno nella sua città, un incidente lo coinvolse ma fortunatamente rimase illeso. Poi i tanti infortuni, e una forma psico-fisica non invidiabile.
Caserta ad ogni modo, ha già dichiarato di voler rimanere anche l’anno prossimo in Lega Pro, come se si sentisse primo responsabile di questa retrocessione, con tanta voglia di rimediare l’anno prossimo.
L’ex Atalanta inoltre, verrà sempre ricordato come uomo dei gol da derby, visto che ancor prima della sua doppietta all’Avellino, fece impazzire il Romeo Menti sigiando il pari contro la Nocerina a tempo quasi scaduto nel primo campionato di serie B. Caserta, che i derby sembra proprio non sentirli, siglò il gol del momentaneo pari con la maglia del Catania contro il Palermo nella stagione 2006-07 e l’anno successivo, con la maglia opposta si tolse la soddisfazione di segnare anche con il Palermo proprio contro i cugini etnei nel 3-1 finale per i rossoblu.
Un capitano dalle lunghe battaglie-derby che fa proprio al caso delle vespe, visto che l’anno prossimo di derby se ne preannunciano parecchi e molto infuocati…