Rabbia e sdegno. Sono questi i veri protagonisti della tanto tormentata questione “Terme di Stabia”. E la preoccupazione dei tanti lavoratori del plesso termale, ormai tramutatasi in esasperazione, ha loro indotto ad occupare il consiglio comunale, datasi l’assenza della maggioranza con l’interno gruppo PD, la giunta Cuomo e lo stesso Primo Cittadino.
Una riunione voluta dall’opposizione, affinché si potesse continuare a discutere circa la situazione Terme, nonché dare inizio a quella sul “Masterplan”; una riunione purtroppo saltata, sebbene la presenza dei cinque consiglieri di maggioranza Di Nardo, Sanges, Melisse, Giovedì, Sabatino, raggiungendo 14 astanti, opposizione compresa. Un numero dunque, sufficiente di partecipanti; ma il malumore dei numerosi lavoratori presenti è stato poco alleato, inducendoli così ad occupare il consiglio comunale. Sorti, imminenti, gli attacchi all’amministrazione ed al governo Cuomo: “Totalmente assente – afferma Salvatore Suarato, esponente della Cisl – Ancora una volta il Sindaco ha dimostrato di fare attenzione solo agli aspetti giuridici e non sociali. L’ostruzionismo politico messo in campo, non rispetta la sofferenza dei lavoratori che da 36 mesi sono senza stipendio. Vivere con il piccolo sussidio dello Stato – continua – significa togliere la dignità. C’è in corso un emergenza sociale che questa amministrazione non capisce, spero non si arrivi a dover raccontare gesti estremi. Non venire in aula è stata una leggerezza politica che offende tutte le categorie di lavoratori che questa mattina erano presenti in aula.”

“Il Sindaco non si può sottrarre alla politica, deve fare politica, tenere tavoli di discussione con forze politiche e sociali, proporre soluzioni che vadano nel rispetto di questi lavoratori – sostiene Giovanni D’Elia, rappresentante Cgil – Viviamo un controsenso, mentre al Governo centrale si lavora per misure in favore del lavoro come Job Act, qui a Castellammare non si riesce a tutelare i lavoratori. E’ una vicenda molto grave”.
Tuttavia, il documento del PD espone le cause della propria assenza: “Le forze politiche di maggioranza del PD e di Castellammare Bene Comune, unitamente ai consiglieri comunali, hanno assunto, unanimemente la decisione di non partecipare al consiglio comunale del giorno 14 marzo, convocato su richiesta della minoranza, per discutere, tra l’altro della riqualificazione della zona nord della città . Tale decisione scaturisce dalla lettura della proposta di delibera della minoranza, riguardante appunto il cosiddetto Masterplan. Questa appare una mera elencazione di buoni propositi non supportati da alcun elemento fattivo progettuale. Nel documento si confondono poi le opere finanziate dal “ Più Europa”, che sono di esclusiva pertinenza pubblica e riguardano la riqualificazione già avviata di strutture precisamente individuate, ed il Masterplan, dove i principali attori sono i privati con i quali è necessario proseguire un confronto serrato e produttivo affinché la giusta tutela del loro interesse si armonizzi con l’aspirazione di sviluppo dell’intera comunità . Per questi motivi la richiesta di convocazione appare, seppure legittima, affrettata, vuota, non organica al contesto urbanistico dell’area in questione. L’ assessore al ramo, l’ arch. Alessio D’Auria, su mandato specifico del Sindaco ha già prodotto una bozza di documento tecnico. I partiti di maggioranza relativa sposano in pieno l’idea di un completo ripensamento in termini urbanistici dell’a rea in questione, che sia volano di sviluppo turistico e di vivibilità a vantaggio dell’ intera città . Questo processo complesso richiede celerità ed attenzione! Per questo motivo abbiamo chiesto all’ amministrazione, che ha mostrato totale disponibilità , un tempo strettamente necessario ad esaminare il progetto di Masterplan per ricercare confronto, elementi migliorativi ed ogni contributo utile da parte di partiti, associazioni , imprenditori, sindacati. La città con il voto ha consegnato la responsabilità di amministrare alla coalizione di centrosinistra. Questa coalizione ha l’onere e l’onore di dettare i tempi dell’agenda politica, e deve assumere fino in fondo questo ruolo, perciò presenterà un progetto condiviso di riqualificazione urbanistica dell’area nord.” ARTICOLO DI Anna Chiara Favoloro www.corsoitalianews.it