La Procura di Torre Annunziata, in vista del conferimento dell’esame autoptico sulle salme delle quattro vittime del disastro della funivia del Monte Faito, previsto per giovedì prossimo 24 aprile, ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati: si tratta di dirigenti e dipendenti dell’Eav, l’ente gestore gestore dell’impianto dove giovedì scorso si è verificata la tragedia.Gli indagati sono Marco Imparato (responsabile esercizio e manutenzione della funivia) Pasquale Sposito (direttore generale), Giancarlo Gattuso e Pasquale di Pace, entrambi dipendenti dell’Ente Autonomo Volturno.
L’inchiesta è coordinata dai sostituti Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio, del pool della Procura di Torre Annunziata con il procuratore Nunzio Fragliasso e l’aggiunto Giovanni Cilenti.Le indagini sono delegate alla Polizia di Stato.

L’ipotesi di accusa è disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose, quelle nei confronti dell’unico superstite, il 23enne ingegnere israeliano Thabet Suliman che si trova ancora ricoverato all’Ospedale del Mare.
L’incidente è avvenuto nella giornata di giovedì 17 aprile in seguito alla rottura di un cavo, che ha causato la caduta della cabina che da monte stava scendendo a valle a bordo della quale erano presenti cinque persone.Quattro sono state le vittime.
A perdere la vita, l’operatore di bordo dell’azienda Eav, Carmine Parlato, di 59 anni; l’israeliana Janan Suliman, di 25 anni; la britannica Margaret Elaine Winn, di 58 anni e suo marito Graeme Winn, 65 anni.Unico superstite, il 23enne ingegnere israeliano Thabet Suliman, fratello di Janan che si trova ancora ricoverato all’Ospedale del Mare.
Salvi invece le dieci persone che si trovavano nella cabina che si accingeva a salire su Monte Faito.Il freno d’emergenza entrato in funzione ha bloccato la salita.