È stato disposto il giudizio immediato per l’operaio 38enne originario di Castellammare di Stabia (Napoli), residente a Ravenna, arrestato dai carabinieri lo scorso febbraio con l’accusa di atti persecutori, minacce e detenzione illegale di arma da fuoco.Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Andrea Galanti, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Francesco Coco.Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo avrebbe perseguitato l’ex compagna, seguendola in auto e arrivando a colpirle il finestrino con un pugno durante un episodio particolarmente violento.Dalla denuncia presentata dalla donna, assistita dall’avvocato Sara Scarpellini, è emerso un lungo periodo di stalking e intimidazioni, comprese gravi minacce di morte.Durante la perquisizione domiciliare, i militari del Nucleo Radiomobile hanno rinvenuto nella sua abitazione una pistola calibro 7.65 con due caricatori e 15 munizioni.
L’arma, secondo quanto riferito dall’indagato, sarebbe stata ritrovata casualmente durante il lavoro.Nel corso dell’udienza di convalida, l’uomo – difeso dall’avvocato Luigi Filippo Gualtieri – ha ammesso alcuni comportamenti scorretti nel contesto di una separazione definita “tumultuosa”, pur contestando diverse accuse mosse dalla ex.La relazione tra i due era iniziata nel 2009 e si sarebbe conclusa all’inizio del 2024.Dopo la rottura, secondo il racconto della donna, l’uomo avrebbe iniziato a perseguitarla, costringendola persino a lasciare il lavoro da barista che svolgeva da quasi vent’anni, spinto da gelosia e ossessioni.
Tra le minacce riferite dalla vittima: “Devi andare via da Ravenna”, “Ti sfregio con l’acido”, “Sei morta”, “Dovrai prendere le gocce per dormire a vita”.In uno degli ultimi episodi, poco prima dell’arresto, l’uomo avrebbe espresso il sospetto di una presunta relazione della donna con un familiare, arrivando a dichiarare telefonicamente che “avrebbe sparato a tutti” prima di togliersi la vita. Il processo è stato fissato per la fine di maggio, a meno che la difesa non scelga un rito alternativo.Il giudice Galanti ha intanto confermato la custodia cautelare in carcere.
