Dall’alba di oggi decine di carabinieri della compagnia di Torre del Greco stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea a carico di 13 persone.Gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati a vario titolo di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di detenzione a fini di spaccio di varie tipologie di droga (hashish, marijuana, cocaina e crack) e di tentata estorsione.I vertici dell’organizzazione avevano legami e frequentazioni con personaggi nell’orbita del clan Ascione-Papale.
A capo del gruppo, secondo gli inquirenti, ci sarebbero Raffaele Bifolco, la moglie Rosa Guardavaccaro e il fratello Ciro Bifolco; ai vertici Mario Cozzolino, Carlo De Maio e sua moglie, Assunta Scognamiglio.Il carcere è stato disposto per i fratelli Bifolco e per De Maio; Cozzolino è destinatario del divieto di dimora in provincia di Napoli; per le due donne il gip non ha rilevato la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e non ha emesso misura.

Un sodalizio che hanno ricostruito i carabinieri, gestiva 14 piazze di spaccio, tutte ad Ercolano, anche in zone centrali come via Marconi, corso Resina e via Panoramica.Tramite queste vendevano la droga nell’intero perimetro vesuviano, tra Torre del Greco, Portici, San Giorgio a Cremano, Napoli e fino alla costiera Sorrentina.
Alcune prevedevano la consegna a domicilio, diverse altre invece erano “itineranti”: venditore e cliente si accordavano telefonicamente su quantità e tipologia e poi si incontravano in un luogo stabilito al momento per lo scambio.Al telefono, si usavano parole in codice: “siamo rimasti a piedi col motorino” significava che c’era bisogno di altri stupefacenti.