Ha negato ogni addebito, le violenze sessuali e le minacce agli alunni a cui faceva sostegno, la professoressa Veronica Sposito, arrestata martedì e sottoposta oggi all’interrogatorio di garanzia.La donna, 37 anni, residente a Meta di Sorrento, ha risposto alle domande del Giudice negando le accuse a suo carico.
Indiziata di violenza sessuale, ai danni di sei studenti, tutti minori di 14 anni, l’interrogatorio di garanzia si è svolto stamane nel penitenziario “Capodimonte” di Benevento, dove la 37enne è reclusa dopo la disposizione della custodia cautelare in carcere, in alternativa agli arresti domiciliari, che non avrebbero consentito di inibire alla docente l’utilizzo della rete e dunque l’eventualità di ulteriori contatti con i ragazzi.Secondo le indagini della Procura di Torre Annunziata, le condotte risalirebbero già all‘ottobre del 2023, inizialmente in una saletta della scuola media Catello Salvati nel quartire Scanzano a Castellammare di Stabia, poi su un gruppo social dove l’insegnate avrebbe interagito direttamente con gli alunni.

Secondo la docente le frasi contenute nelle chat e gli audio che sono riportati negli atti delle indagini sono estrapolate dal contesto.Ha detto che le conversazioni sono con un solo ragazzo e ha negato di aver commesso atti sessuali nei confronti degli alunni.
All’insegnante era stato affidato un solo alunno per l’inserimento in classe, ma avrebbe utilizzato la modalità della «classe a piccoli gruppi» chiamando solo alcuni alunni nell’aula di informatica.Intanto dopo l’ispezione dell’ufficio scolastico regionale, partita a novembre 2024 a seguito dell’aggressione subita dalla donna da parte di un gruppo di mamme, anche la scuola ha annunciato un’indagine interna :” Non sappiamo neanche noi perchè tutto questo non sia venuto fuori prima “ha detto la vicepreside dell’Istituto Comprensivo Lina Cataldo.