I destinatari di misura cautelare in carcere nell’ambito dell’indagine della procura di Napoli sul gruppo neonazista Ordine di Hagal sono – Maurizio Ammendola, 42 anni, di Maddaloni in provincia di Caserta, ideatore e fondatore dell’associazione Ordine di Hagal; Michele Rinaldi, 47 anni, residente in provincia di Avellino, vicepresidente del gruppo e gestore di un canale Telegram; Massimiliano Mariano, 46enne di Castellammare di Stabia e Giampiero Testa, 25enne di Marigliano, in provincia di Napoli.
Ha l’obbligo di dimora Fabio Colarossi. A incastrarli sono state le intercettazioni, dalle quali è emerso anche un quadro inquietante. Testa stava progettando un attentato a una caserma dei carabinieri, mentre un complice voleva far esplodere una bomba in un centro commerciale.

E’ latitante l’ucraino di Termopil, Anton Radomsky, 27 anni, l’indagato irreperibile destinatario di una misura cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli, Federica de Bellis. Il 27enne ha trascorso lungo tempo nel Napoletano e poi è tornato nel suo Paese. Gli inquirenti gli contestano compiti esecutivi nell’ambito dell’organizzazione, come l’addestramento militare degli associati e il reclutamento.
Nelle chat criptate, segrete, attraverso Telegram, venivano lanciate teorie negazioniste della Shoah e illustrate ai proseliti.
Non solo la Caserma dei Carabinieri di Marigliano, ma anche obiettivi civili. Alcuni aderenti all’Ordine di Hagal, formazione neonazista oggetto delle indagini della Procura di Napoli culminate in 4 arresti, progettavano un attentato contro il Vulcano Buono, centro commerciale di Nola particolarmente frequentato a tutte le ore del giorno.