I frati francescani lasceranno il Santuario della Madonna della Libera. Situato in zona chiamata Camarelle, sul monte San Cataldo, nel 1897 la chiesa venne donata ai frati cappuccini dal vescovo Angelo Maria Scanzano. Un luogo di culto storico destinato a chiudere, un congedo dalla comunità stabiese che trova spiegazione nella crisi economica e la gestione della struttura curata da solo tre frati. Le origini del santuario risalgono al 1580. All’interno ospita una scultura raffigurante San Francesco e San Raffaele Arcangelo ed un quadro che rappresenta l’apparizione dell’arcangelo
Gabriele ai santi Catello e Antonino. Sull’altare maggiore è posto il dipinto che dà il nome all’intero complesso: si tratta di un affresco del quale non si conosce l’autore, risalente al IX-XII secolo, di fattura bizantina, raffigurante la Madonna della Tenerezza, meglio conosciuta come Madonna della Libera, con in braccio un bambino ed ai lati Giovanni Evangelista e san Cataldo o Valerio, vescovo di Sorrento.
