FaceApp è l’applicazione del momento. Vuoi cambiare pettinatura, sesso, fare un “viaggio” nel futuro e vederti invecchiato? con il fotoritocco neurale oggi è possibile. Usata in tutto il mondo da milioni di persone è diventata un fenomeno stile masochistico, ironico ma anche preoccupante. Chuck Schume, leader di minoranza del Senato degli Stati Uniti, ha chiesto l’apertura di un fascicolo da parte dell’FBI e della Federal Trade Commission al fine di condurre indagini sulla sicurezza nazionale e sulla privacy degli utenti. La società che ha lanciato FaceApp nel gennaio 2017 ha un nome inglese Wireless Lab ma è russa. Fondata da Yaroslav Goncharovun’ l’azienda ha sede a San Pietroburgo. La stessa città da cui gli hacker del Cremlino hanno lanciato incursioni informatiche nella politica americana. I dubbi sollevati fanno riferimento ai termini di servizio che scattano quando si scarica l’applicazio. La Wireless Lab chiede il diritto di modificare, utilizzare, distribuire, le nostre immagini a piacimento e praticamente per sempre. Non è dato certo che l’applicazione riesca anche ad acquisire oltre alle immagini i dati personali a nostra insaputa. Un rischio non da poco, in cambio del piacere di sapere come saremo da vecchi.
La matrice russa dietro la FaceApp: l’America chiede all’FBI di indagare
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