Tranquilli, WhatsApp non chiude. Ovvero il grande errore linguistico di alcuni media italiani

Nel tardo pomeriggio americano di ieri alcuni media italiani hanno pubblicato la notizia-bomba della chiusura della celebre app di messaggistica per poi correggersi. Noi (scrupolosi) abbiamo sentito anche un nostro contatto a Facebook

All’inizio il cuore è saltato anche a noi qui da New York. Passando in rassegna distrattamente e a fine giornata le notizie su Twitter leggiamo più volte della fantomatica chiusura di WhatsApp decisa da Facebook. Come è possibile che nessuno l’abbia vista? E come è possibile che stia espandendosi come un virus solo sui media italiani? I siti di Repubblica, l’Unità, Lettera43, Il Secolo XIX (e molti altri a ruota) citavano come fonte della notizia-bomba un articolo dell’edizione online del quotidiano londinese Daily Mail.

Prima di ogni cosa abbiamo aperto il citato articolo. Nulla da fare, nessun allarme. Il pezzo del quotidiano parlava soltanto della già annunciata (qui trovate l’articolo di America24) chiusura della chat interna di Facebook e dell’arrivo dell’applicazione Messenger. È bastato scrivere nel titolo “What’sApp With That?” per scatenare il panico. Quindi da qui subito si è capito che qualcosa in Italia non tornava.

Insieme al controllo dell’articolo originale abbiamo deciso di sentire la nostra fonte a Facebook. A New York erano le 18, a Menlo Park le 15, quindi il nostro contatto ci avrebbe risposto a breve. E la tanto attesa risposta (non una smentita visto che da quella parte dell’oceano neppure potevano immaginare quello che stava succedendo in Italia) è arrivata.

“Questo aggiornamento non ha nulla a che fare con WhatsApp e non avrà alcun impatto su esso. L’accordo con WhatsApp non è ancora chiuso quindi non posso condividere nulla prima di quel momento.Inoltre, la chat di Facebook non sarà chiusa – la funzionalità di messaggistica nella app di Facebook per Android e iOS sarà sostituita con l’esperienza dell’app Messenger per una manciata di Paesi in Europa”.

Alla fine nulla di nuovo. Anche il gruppo californiano conferma quanto già si sapeva da giorni. Di certo Repubblica e soci oltre a non aver tradotto la notizia in modo corretto hanno inseguito le voci epiche e leggendarie che da qualche mese (da quando Facebook ha fatto il colpaccio) si rincorrono e che sostengono che l’amministratore delegato Mark Zuckerberg voglia chiudere WhatsApp e usare tutte le sue funzionalità e i milioni di iscritti su Messenger.

Ci si deve chiedere che senso avrebbe tutto ciò, soprattutto dopo aver sborsato a febbraio 19 miliardi di dollari per comprare un marchio conosciuto in tutto il mondo. Perché chiuderlo quando il gruppo va alla grande, continua ad aumentare i suoi utenti ed è usato e conosciuto ovunque? Magari saremo smentiti e nei prossimi giorni Menlo Park farà una pernacchia a tutti annunciando la fine dell’applicazione di messaggistica. Solo in quel caso le letture dei media italiani di oggi da sbagliate diventeranno oracoli capaci di vedere “indiscrezioni clamorose” in anticipo.

Fonte: http://america24.com/news/tranquilli-whatsapp-non-chiude (Angelo Paura)

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