Le indagini condotte da tre anni e mezzo hanno portato, all’arresto del presunto autore, dell’omicidio di Yara Gambirasio. L’uomo un 44enne sposato e padre di tre figli vivrebbe vicino a Clusone, Brembate, nelle provincie di Bergamo e sarebbe il figlio illegittimo dell’autista di autobus Giuseppe Guerinoni, deceduto anni fa. La notizia ha fatto il giro dei mass media e a darne conferma è stato lo stesso Ministro Angelino Alfano. A incastrare l’assassino la compatibilità del Dna, trovato sugli slip della tredicenne, ritrovata morta dopo tre mesi dalla sua scomparsa, in un campo di Chignolo d’Isola,era il 26 Febbraio del 2011. L’assassino si chiamerebbe MASSIMO GIUSEPPE BOSSETTI, muratore incensurato. La ragazza, promessa della ginnastica ritmica, era uscita di casa la sera del 26 Novembre del 2010, per recarsi nella palestra vicino a consegnare un registratore alla sua maestra di danza. Da quella sera non fece più rientro nella sua abitazione e dai suoi cari. Inutili i tentativi di rintracciarla sul telefonino, risultato da subito irraggiungibile. Il territorio fu perlustrato dagli uomini delle forze dell’ordine, protezione civile con l’ausilio dei cani molecolari ma della ragazzina non se ne trovò traccia. Fino al 26 Febbraio del 2011. Un uomo era intento a far volare un modellino di un aereo, in mezzo a un campo pieno di sterpaglie.Quando il modellino cadde nel recuperarlo fece la macabra scoperta. Un corpo in evidente stato di decomposizione che presentata indumenti femminili.Il corpo era quello di Yara. La famiglia non hai mai mollato e ha acconsentito e voluto che qualsiasi indagine venisse fatta. Furono eseguiti 18.000 esami di Dna, prelevati da altrettante persone. Il Dna era l’unico elemento in mano agli investigatori trovato sugli slip della tredicenne. Si arrivò, dopo tempo alla soluzione che questo elemento era compatibile con quello di un uomo deceduto anni fa, il quale avrebbe avuto un figlio illegittimo, ritenuto l’assassino. Oggi la svolta con il fermo di Massimo Giuseppe Bossetti.