
E’ conosciuto per uso alimentare, ma è ritenuto valido anche per quello medicinale.
Può avere o meno le spine. In passato si diceva avesse poteri afrodisiaci. Parliamo del carciofo, buono da mangiare e bello da vedere, tant’è che sempre più coppie lo scelgono come bouquet “alternativo”.
E’ in suo onore che ogni anno la Città di Castellammare di Stabia indice una sagra nel Rione Annunziatella, in particolare per elogiare e far conoscere il “carciofo di Schito”, località stabiese molto legata alla coltivazione del prodotto.
Quest’anno la ricorrenza cade da sabato 17 sino a lunedì 19 maggio, occasione durante la quale si festeggia, come di consueto, anche la Santissima Madonna Annunziata che dà il nome al quartiere ove è ubicata la Chiesa in suo onore.
Vitamine e sali minerali non mancano nella varietà di Schito che si presenta priva di spine e ottima da arrostire, ragion per la quale in zona è frequentissimo sentire l’odore dei carciofi venduti dagli ambulanti che richiamano l’attenzione con il caratteristico profumo “fumé”. E’ così che, grazie alla 33a sagra del carciofo di Castellammare di Stabia, sarà possibile nel Rione Annunziatella assaggiare piatti tipici ricchi di fosforo, ferro e calcio, intrattenuti da gruppi musicali che animeranno le giornate di festa. In particolare, sono da segnalare la performance della Banda musicale “Musica in Fiore” che aprirà la manifestazione a partire dalle ore 8.00 del 17 maggio, il VI Torneo “Simpatiche canaglie” a partire dalle 16.00, il momento artistico “Così san fare… I piccoli del quartiere” dalle 18.30 e infine l’apertura della sagra vera e propria dalle ore 20.00 in poi. Si abbinerà così il sapore al divertimento in quella che è una consuetudine ben radicata nella tradizione agricola stabiese.
Francesca Martire
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