Dalla Svizzera all’Irpinia, passando per il Canada. La provincia di Avellino potrebbe avere un ruolo di primo piano nel giallo riguardante Alessia e Livia Schepp, le due gemelline elvetiche la cui sorte è avvolta nel mistero dal 30 gennaio 2011, giorno in cui furono portate via dal padre da Saint Sulpicy, paese nelle vicinanze di Losanna dove vivevano con i genitori.
Delle due bimbe si erano perse le tracce in Corsica, dov’erano avvistate l’ultima volta.
La puntata di mercoledì sera della trasmissione «Chi l’ha visto», condotta dalla giornalista Federica Sciarelli, ha dedicato un lungo servizio alla vicenda, partendo da una lettera anonima giunta in redazione da Bari, e nella quale era indicato il Canada come la nazione nella quale le due bambine erano state portate.
Dopo la puntata dello scorso febbraio, in cui un inviato della trasmissione si era recato proprio in Canada (a Ottawa e Lachute), giunse in redazione una segnalazione telefonica, che esponeva quello che gli era accaduto nella speranza di poter fornire elementi utili al ritrovamento delle piccole.
La sua villa tra Andretta e Conza della Campania, a poche centinaia di metri dalla sponda Sud del Lago di Conza, era stata oggetto di una perquisizione a tappeto da parte della Polizia, che entrò in tutte le stanze della casa.
La costruzione apparteneva ad Angelo Turri, residente in Svizzera, che aveva chiamato la redazione della trasmissione. Un’operazione avvenuta solo un mese dopo il suicidio di Mathias Schepp, padre delle bambine, che si gettò sotto un treno a Cerignola, in provincia di Foggia, perché non accettava la separazione dalla moglie, originaria di Ascoli Piceno. FONTE :IL MATTINO