ARPAC: LA CONDIZIONE DELL’ ACQUA DEL MARE, CONSENTIREBBE LA BALEAZIONE

Secondo l’ Agenzia regionale per l’Ambiente ,nel tratto di mare tra Napoli e Castellammare di Stabia, la condizione delle acque  risultano dagli esami fatti nel mese di Aprile, su campioni di acqua marina ,prelevati nei tratti di mare che vanno da Napoli a Castellammare di Stabia, non apparirebbe così grave, tanto che la balneazione potrebbe essere permessa nel 90% del litorale, altri prelievi e test verranno fatti nel corso delle prossime settimane. Di tutto altro parere è Lega Ambiente. Secondo loro, il problema rilevante è dato dai liquami che le fogne sversano direttamente in mare, provocando un notevole inquinamento sia al mare ma anche nelle zone adiacenti dove l’odore è nauseabondo. L’uso dei depuratori è in studio da anni e pochi Comuni ad oggi hanno provveduto ad metterli in uso, di recente Castellammare di Stabia, con il depuratore in fase di collaudo e Portici, dove è già operativo il convoglio delle acque reflue al depuratore di Napoli Est. Chi vive la situazione in modo diretto non può certo smentire Lega Ambiente. Le acque del litorale sembrano limpide, perché così appaiono ma quante volte è capitato di vedere in mare escrementi di diversa natura? Come dimenticare la mucca gettata in mare nel Giugno del 2012 e  per un bel pò di ore divenne la scenografia dei bagnanti presenti in spiaggia?. A Castellammare di Stabia la spiaggia è stata in parte ripulita e qualche buon temerario ,l’anno scorso ha osato, oltre a esporsi al sole anche a fare il bagno ma anche qui la presenza delle fogne a cielo aperto è un problema evidente. Bisogna poi parlare degli scavi abusivi anche questi rappresentano un problema che la Regione Campania insieme agli enti comunali dovranno provvedere a mettere in atto rimedi e progetti per cercare di recuperare la totalità della balneazione  per restituire  ai cittadini il mare degno di come la natura l’ha creato.

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