Juve Stabia, in panchina potrebbe ritornare Nello Di Costanzo

Meno cinque alla fine del campionato. Poi la Juve Stabia dirà addio alla serie B per dedicarsi alla Lega Pro. Giugno non è così lontano. Nella conferenza in cui è stato investito della carica di presidente, Gianni Improta ha svelato che la società si sta già adoperando per il futuro.
La prima casella vuota è quella dell’allenatore. Dopo la partita col Carpi si chiuderà il ciclo stabiese di Piero Braglia. Per l’allenatore toscano sarà un addio mesto segnato dalla macchia della retrocessione che offusca i precedenti tre anni caratterizzati dalla storica promozione in B e seguiti dalle due salvezze.
Chiuso il capitolo Braglia si dovrà ripartire. Con quale allenatore? Per ora non c’è ancora nulla di definito se non i vari sondaggi effettuati da Improta. Uno dei tanti sarebbe stato fatto con Nello Di Costanzo.
Proprio lui, l’allenatore che ha già guidato la Juve Stabia in serie C2 nella stagione 2004-2005, quella del secondo posto alle spalle del Manfredonia. Allora la cavalcata delle Vespe non servì per vincere il campionato ma, alla fine, arrivò il ripescaggio in C1.
Rumors vorrebbero Nello Di Costanzo accostato alla panchina stabiese. Il tecnico originario di Roma è uno che cerca di rilanciarsi, proprio come la Juve Stabia. In questa stagione ha allenato per un breve periodo l’Aversa Normanna in Seconda Divisione. E’ subentrato a Franco Fabiano a settembre per poi essere esonerato a marzo lasciando la panchina a Nicola Provenza.

Un tecnico che ha creato le sue fortune con il 4-4-2, modulo che utilizzò alla Juve Stabia nella sua esperienza precedente. Un allenatore pragmatico, che conosce già la piazza di Castellammare e non certo sul viale del tramonto.
Nella sua carriera ha accumulato anche delle esperienze in serie B con il Messina, nel campionato 2007-2008 salvandosi con sei giornate d’anticipo. Meno positiva, invece, la parentesi a Padova di due anni dopo quando fu esonerato dopo un pareggio a Salerno.
Poi tanta Lega Pro e anche in piazze particolari come Barletta, la Carrarese di Buffon, il Venezia che riportò in serie C1 dopo aver preso la squadra ultima in classifica.
Nello Di Costanzo è un allenatore che a Castellammare ha dimostrato di sapersi adattare al materiale messogli a disposizione dalla società e che ha sempre avuto un occhio lungo sui giovani. A lui si deve la scoperta di Schetter che aveva lanciato nella Viribus Unitis in serie D e che poi portò a Messina. Alla Juve Stabia riuscì a fare un’impresa con una squadra formata dallo zoccolo duro proveniente dalla serie D e impreziosita da Ambrosi, Armellini, Delle Vedove e Rinaldi.

Fonte: resport.it

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