
Lo Stabia affronta al Menti nel posticipo serale del lunedì la capolista Palermo, in uno scontro coda testa che ripropone tutti i temi legati a questo tipo di partite, arricchiti pure dalle particolarità tipiche del calcio di casa nostra. Il Palermo di Zamparini dopo l’esonero del debuttante Gattuso con la nuova e sapiente guida tecnica di Iachini, si presenta ormai come la squadra più accreditata alla promozione finale, mentre per la squadra di Braglia solo i più ottimisti osano immaginare una rimonta che entrerebbe di diritto nella storia del calcio italiano. Il Palermo non potrà schierare in attacco calciatori importanti come Hernandez e Lafferty, ma può contare su elementi di spessore e qualità come il portiere Sorrentino, i difensori Munoz, Pisano, Morganella e Terzi, i centrocampisti Barreto, Maresca, Di Gennaro e Stevanovic, le altre punte Belotti, Dybala e Malele. Braglia deve rinunciare agli squalificati Lanzaro e De Falco e potrebbe riproporre il modulo offensivo visto a Lanciano o piuttosto cambiare ancora, come ci ha abituato nelle stagioni scorse, ma non credo che decida di puntare solo sui tanti giovani presenti in rosa, considerando il valore e l’importanza degli avversari. Quindi in porta dovrebbe giocare Benassi, recuperato dopo l’infortunio nel riscaldamento del pre gara di Lanciano, Contini, Di Nunzio e Romeo in difesa, Zampano sulla corsia sinistra, Liviero, Giandonato, Caserta e magari Suciu a centrocampo con tre attaccanti da scegliere tra, Parigini, Di Carmine, Falco, Di Nardo, Doukara e un Sowe leggermente infortunato. Appare evidente a Braglia e a noi che non serve a questo punto fare gare speculative, ma tentare sempre di fare bottino pieno anche quando si affrontano le prime della classe e siamo convinti che lo Stabia ci proverà con il conforto del pubblico amico, che però lamenta la decisione presa dalla società di indire la giornata gialloblè proprio in quest’occasione. Si poteva da parte della società sospendere questa giornata in questo campionato o posticiparla nelle altre gare interne, considerando il sacrificio economico fatto dagli abbonati ad inizio stagione, ma quando si ama la squadra del cuore come gli stabiesi amano la propria non si fanno tanti calcoli, accettando pure qualche piccolo torto, in attesa di una sfida affascinante contro il Palermo, che riporta alla memoria quelle degli anni dell’era Fiore, dove le due società si sono affrontate diverse volte, dando vita sempre a gare molto combattute ed equilibrate, confermando il dato importante anche della presenza di pubblico del calcio meridionale, che meriterebbe di essere maggiormente valorizzato nelle espressioni delle sue squadre in Sicilia come nella nostra Campania e non solamente con il Catania e il Napoli. Gianfranco Piccirillo STABIA AMORE