Sono 25 le persone indagate a vario titolo nell’inchiesta che ha portato all’arresto, tra gli altri, del sindaco di Sorrento, Massimo Coppola.Il blitz è scattato nella serata di martedì 20 maggio in un noto ristorante della città costiera, dove la Guardia di Finanza ha colto in flagranza il primo cittadino e il suo collaboratore, Francesco Di Maio, mentre ricevevano denaro da un imprenditore.
Secondo gli inquirenti, si tratta di una somma di 7.500 euro: 6.000 euro destinati a Coppola e 1.500 euro a Di Maio.L’importo sarebbe parte di un pagamento più ampio, in parte già versato in precedenza, per favorire l’assegnazione di un appalto relativo al servizio di mensa scolastica.

L’arresto del sindaco ha generato un forte clamore mediatico, amplificato dal coinvolgimento di altri esponenti dell’amministrazione comunale, contribuendo ad alimentare ulteriori interrogativi sulla gestione della cosa pubblica a Sorrento.Le indagini, coordinate dal procuratore Nunzio Fragliasso e dai pubblici ministeri Giuliano Schioppi e Matteo De Micheli, ipotizzano un sistema collaudato di scambi illeciti, in cui incarichi e commesse venivano assegnati in modo irregolare in cambio di favori e tangenti.
Lo stadio e il sospetto di frazionamenti
Tra gli appalti contestati emerge quello per la riqualificazione dello stadio comunale, presentato ad aprile con un valore complessivo di 7 milioni di euro.Il progetto, che doveva rappresentare un punto di svolta per la rigenerazione urbana, si sarebbe però inserito in una gestione opaca.
Già a gennaio l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) aveva segnalato un “artificioso frazionamento” degli incarichi tecnici, con tre affidamenti diretti per un totale di 445mila euro, eludendo le soglie previste per l’indizione di una gara pubblica.Appalti e incarichi sotto osservazione
Oltre allo stadio, sono oggetto di verifica diversi altri appalti, tra cui:
Promozione del brand “Sorrento”
Servizi demografici “Risorsa Mare”
Fornitura di panchine smart
Cinema Teatro Tasso
Percorso pedonale a Marina Piccola
Riqualificazione dell’eliporto “Le Tore”
Ristrutturazione di un edificio vicino al Centro Anziani
Impianto di illuminazione in via degli Aranci
Manutenzione dell’illuminazione pubblica
In due casi specifici, gli inquirenti ipotizzano turbativa d’asta, mentre almeno nove appalti sarebbero stati assegnati in cambio di utilità o denaro.
“Illumino d’Inverno” e le spese sospette
Un altro filone dell’indagine riguarda gli affidamenti per il cartellone natalizio “Illumino d’Inverno”.
In particolare, l’associazione culturale “La Fenice” avrebbe ricevuto incarichi per circa 85.000 euro.L’associazione risulta registrata presso lo studio del commercialista Vincenzo Sorrentino, consigliere comunale.
Le Fiamme Gialle avrebbero accertato che una carta di pagamento dell’associazione sarebbe stata utilizzata dal sindaco per spese private, tra cui una vacanza a Paestum, accompagnato da Raffaele Guida, soprannominato “Lello il Sensitivo”, considerato un intermediario in alcune trattative illecite.Le persone coinvolte – Nel registro degli indagati figurano numerosi esponenti politici, dirigenti comunali, professionisti e imprenditori.
Tra questi:
Politici e collaboratori
Massimo Coppola – Sindaco di Sorrento (corruzione, peculato)
Vincenzo Sorrentino – Consigliere comunale (corruzione, peculato)
Francesco Di Maio – Collaboratore dello staff del sindaco
Dirigenti e funzionari
Donato Sarno – Dirigente del settore Cultura
Graziano Maresca – Ingegnere comunale
Filippo Di Martino – Dirigente dell’Ufficio Tecnico
Martina Malvone – Funzionaria
Maria Grazia Caiazzo – Funzionaria
Luigi Desiderio – Ingegnere comunale
Imprenditori e professionisti
Danilo Amitrano – Legale rappresentante de “La Fenice”
Mario Parlato
Aniello Vanacore (due persone omonime)
Luigi Todisco
Raffaele Guarino
Alessandro Di Domenico
Raffaele Guida – detto “Lello il Sensitivo”
Le accuse
Secondo l’atto di perquisizione, l’intero sistema sarebbe stato orchestrato per favorire assegnazioni pilotate e nomine compiacenti, con benefici diretti per alcuni amministratori pubblici.Il ruolo di Massimo Coppola viene individuato come centrale, con la presunta complicità di funzionari e imprenditori.
Un’inchiesta in espansione
L’indagine è ancora in corso e potrebbe estendersi ulteriormente.L’intero sistema degli appalti pubblici del Comune di Sorrento risulta ora sotto stretta osservazione, mentre la città attende con apprensione l’evoluzione di uno scandalo che rischia di lasciare un segno profondo nella vita amministrativa locale.

