Svolgevano voli panoramici, servizi di air-taxi e persino lanci di oggetti dall’alto, senza alcuna autorizzazione ufficiale. È quanto hanno accertato le autorità nell’ambito di un’indagine che ha portato alla luce una serie di gravi violazioni del Codice della Navigazione, avvenute nel territorio del Comune di Pompei fino al novembre 2024. Otto gli elicotteri posti sotto sequestro alla Rotortech s.r.l.
Secondo quanto emerso, gli indagati operavano attività di volo con fini commerciali senza essere in possesso né del certificato di operatore aereo, né della licenza di esercizio prevista per legge. Gli aeromobili utilizzati non erano abilitati alla navigazione aerea e venivano impiegati abusivamente a scopo di lucro, violando così diverse disposizioni in materia di sicurezza e regolamentazione del traffico aereo.

Tra i reati contestati figura anche l’assunzione del comando di volo da parte di soggetti non in possesso della necessaria abilitazione professionale, ma soltanto di una licenza per piloti privati. Un’ulteriore violazione riguarda il sorvolo del centro abitato di Pompei, effettuato senza il rispetto delle prescrizioni previste dal regolamento per il sorvolo di aree densamente popolate.
Particolarmente emblematico un episodio verificatosi al termine di una cerimonia di matrimonio, quando da un aeromobile in volo sono stati lanciati petali di rose sopra la città. Anche in questo caso, l’operazione è avvenuta senza alcuna autorizzazione da parte dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), configurando una violazione ulteriore alle norme vigenti.
Le indagini, ancora in corso, mirano a ricostruire l’intero arco delle attività illecite e a identificare eventuali responsabilità aggiuntive. Le autorità ribadiscono la necessità di garantire il massimo rispetto delle norme a tutela della sicurezza aerea e dell’incolumità pubblica.