Doveva essere una festa di sport, è diventato teatro di un episodio di cronaca.Allo stadio ” San Costanzo” di Capri si gioca Caprese-Juventude Stabia, ultima giornata del campionato di Prima categoria, girone F.
Finisce 2-2, il risultato è ininfluente perché gli isolani sono già aritmeticamente primi e sicuri del salto in Promozione, mentre gli avversari, secondi, giocheranno i playoff.Fino al fischio finale il match scorre via relativamente tranquillo, subito dopo scoppia una rissa in campo che poi coinvolge anche persone esterne ai calciatori e ai due staff.Interviene anche il sindaco di Capri, Paolo Falco, per separare i litiganti, e nell’occasione viene strattonato.

Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha espresso solidarietà nei suoi confronti.Sono state le forze dell’ordine, polizia e carabinieri, a consentire il ritorno alla normalità.Duri i comunicati di entrambe le società, con accuse reciproche.
Società Stabiese – “Asd Juventude Stabia condanna la vile aggressione subita al termine della gara di Campionato di Prima Categoria, disputata allo stadio San Costanzo, quando alcuni tesserati della squadra G.B Caprese al triplice fischio finale hanno aggredito i nostri calciatori.
Un comportamento ignobile, gratuito e senza motivo.Come dimostrabile dai video trasmessi dal contatto Facebook della squadra, l’aggressione è avvenuta sul rettangolo di gioco quando in ben tre occasioni i nostri tesserati sono stati colpiti alle spalle, con pugni e schiaffi, da calciatori o tesserati della società G.B.”
Comunicato della Caprese – ” Un clima da caccia all’uomo, che solo l’intervento delle forze dell’ordine, accorse successivamente, ha evitato conseguenze ancora più gravi.Un comportamento da condannare da parte di calciatori che, invece di festeggiare la meritata promozione, hanno pensato a macchiare una pagina di sport.
A farne le spese, dei nostri tesserati che torneranno a casa con tre punti di sutura sul labbro superiore escoriazioni varie e tumefazioni al viso come dimostrano le foto che alleghiamo.Tra l’altro, un “individuo” ha finanche divelto un defibrillatore all’interno degli spogliatoio per usarlo come arma contendente. Quello che lascia perplessi e risulta essere un fatto gravissimo è stata la presenza di circa 20 persone, estranee alla partita e non autorizzate, presenti nel recinto di gioco prima durante e dopo la gara che hanno partecipato alla vile aggressione ai danni dei nostri tesserati “Complimenti”, ma nella vita come nello sport bisogna anche saper vincere.
P.s.noi il nostro campionato lo vinciamo ogni anno portando avanti un progetto sano ed in memoria di due uomini di sport.”
Tra comunicati e accuse, quella di ieri è una brutta pagina di cronaca sportiva.