La Guardia di Finanza, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Salerno, dopo l’arresto, nell’aprile 2023, del latitante Daniele Confessore, esponente di spicco del clan Fezza – De Vivo di Pagani, e il sequestro di tredici chili di droga analizzandone i cellulari, è rimasta sulle tracce dei membri del gruppo criminale che operava per agevolare l’organizzazione camorristica attiva nell’agro nocerino sarnese.Il sodalizio aveva individuato un nuovo luogo di stoccaggio, di cocaina, marijuana e hashish, modificato modalità di approvigionamento e trasporto degli stupefacenti i canali di comunicazione. 14 gli arresti eseguiti stamattina dai militari delle Fiamme Gialle coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Cava de’ Tirreni, a tutti sono contestati i reati di associazione armata finalizzata al traffico di droga, detenzione e spaccio di stupefacenti, favoreggiamento personale, estorsione, riciclaggio e autoriciclaggio.Nel corso dell’indagine, presi in flagranza di reato altri quattro soggetti e sottoposti a sequestro 8 chili di hashish e 600 grammi di cocaina.Inoltre è stato accertato che uno degli indagati, detenuto nel carcere di Salerno-Fuorni, richiedeva droga da spacciare agli altri detenuti all’interno della casa circondariale; l’indagato si serviva di alcuni telefoni cellulari, detenuti illecitamente, per comunicare con l’esterno.
Sequestrati beni per centotrentamila euro e tra i quali un sali e tabacchi nel quale venivano reimpiegati i proventi delle attività illecite.