Una grave aggressione si è verificata ieri sera a Castellammare di Stabia.Una vigilessa è rimasta ferita durante una collutazione con un uomo.L’agente era impegnata in un controllo in Piazza Monumento quando sarebbe stata aggredita brutalmente.La donna, soccorsa dai colleghi e trasportata al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo, ha riportato fratture alla mano e in altre parti del corpo.
Il responsabile dell’aggressione si è dato alla fuga ed è stato successivamente identificato.Sarebbe un uomo di Napoli, al quale la vigilessa avrebbe contestato un verbale per sosta in doppia fila con un’auto con targa tedesca.

A denunciare l’episodio è stata una nota del sindacato Csa “Nella serata di ieri un sottufficiale della Polizia Municipale di Castellammare di Stabia nell’espletamento del servizio di polizia stradale è stato vittima di un’aggressione in seguito alla quale ha riportato anche fratture con diversi giorni di prognosi.
E’ l’ennesimo atto, e purtroppo non sarà l’ultimo, ai quali quotidianamente va incontro chi per mestiere ha l’obbligo di far rispettare le norme ed assicurare la vivibilità delle nostre città.Senza entrare nel merito della ripartizione delle forze da mettere in campo quel che appare chiaro ed incontrovertibile è l’assoluta cecità con la quale si muovono le istituzioni sempre più preoccupate di aumentare la sicurezza del territorio (vedi i recenti inasprimenti di norme del C.d.S., zone rosse, taser, ecc.) senza però garantire al contempo la sicurezza normativa e contrattuale agli operatori della polizia locale.Sono anni che questo dipartimento solleva la questione della necessità di una vera riforma per la Polizia Locale restando al contempo vicino alle istituzioni locali proponendo ed appoggiando sempre le scelte che mirano ad aumentare la sicurezza delle città ma ci auspichiamo che anche esse condividano la nostra battaglia.
Mentre dall’Europa ci dicono che tutti i lavoratori hanno diritto al salario accessorio durante le ferie c’è chi in Italia sistematicamente lo perde perché viene aggredito durante lo svolgimento del proprio servizio o perché si ammala dopo essere stato per ore alle intemperie.Può apparire surreale ma è la verità, e di questa verità nessuno sembra volersene prendere carico, salvo interminabili iter parlamentari proposti e discussi da quasi tutti i partiti e mai giunti al termine.
Seppur la problematica è di livello nazionale, ed è in quella sede che bisogna trovare la giusta quadra, sarebbe a questo punto auspicabile che in occasione di vertici, comitati e tavoli per la sicurezza venga innanzitutto ricordato il sacrificio e l’abnegazione con cui la Polizia Locale concorre nonostante sia ancora dal punto di vista contrattuale, previdenziale ed assistenziale penalizzata rispetto alle forse di polizia statali.Se non si prende coscienza di essere tutti dalla stessa parte e di intraprendere insieme un percorso che porti al riconoscimenti di pari diritti per le divise, la sicurezza diventerà uno slogan e di questo siamo certi nessuno ne sarebbe fiero”.