E’ stata una brutta sorpresa quella riservata ai giornalisti arrivati in paese per visitare Villa Lanzara che ospita la collezione “Una luce per Sarno”, allestita in occasione dei 25 anni dalla frana che colpì Sarno il 5 maggio 1998.Il cancello dell’antica residenza era infatti chiuso, ufficiosamente per pulizie in atto.
Questo malgrado la stampa abbia prenotato la visita al museo con un giorno d’anticipato.A inveire contro l’accoglienza poco cortese riservata ai media nazionali e ai visitatori è il professore Vincenzo Salerno, ex Assessore alle Politiche Sociali, Cultura, Pubblica Istruzione, Università, Fondi Europei, Nazionali e Regionali, Fondazione, Enti partecipati, della Giunta Canfora con un lungo post pubblicato sulla sua bacheca:
– Ma vi è mai capitato di prenotare una visita ad un museo con un giorno d’anticipo e di ricevere da amministratori – politici e tecnici scelti dalla politica – le seguenti risposte:
– Non credo sia possibile perché non c’è personale
– il personale potrebbe venire ad aprire e poi a chiudere quando avete finito
non è possibile perché stanno facendo le pulizie.
Prenotare una visita è sicuramente una espressione impropria.Perché per questo museo non esiste un numero telefonico di riferimento, non ci sono orari di visita pubblicizzati da nessuna parte, non c’è personale dedicato con cui parlare.
E però questo museo – che è chiamato tale in virtù di una delibera di giunta – custodisce una importantissima collezione d’arte contemporanea – dedicata ai tragici eventi del maggio 1998 a Sarno – in virtù della quale domani verrà data (legittimamente e con colpevole ritardo) la cittadinanza onoraria al curatore.Colgo l’occasione per fare pubblicamente gli auguri per questo dovuto riconoscimento al Maestro Ernesto Terlizzi.
Spero solo che per il futuro la sua mostra sia fruibile sempre e che le pulizie del palazzo che la ospitano non durino un’intera giornata.Intanto ieri ( 26 Aprile 2023) una delegazione di giornalisti nazionali – che per le ragioni sopra citate non ha potuto visitare la mostra a Villa Lanzara – ha beneficiato della vista dei tesori custoditi all’Archeologico di Sarno.
Un ente pubblico che non ha bisogno di aziende speciali per le pulizie e la gestione; che sa gestire orari e turni per garantire la massima fruibilità; che mette la cultura a disposizione di tutti, soprattutto ne esce arricchito e istruito.La cultura è- come ribadito a tavola da qualche “VIVA-ce” assessore e consigliere – soprattutto la consapevolezza di non sapere, di non conoscere .
E in questo caso sarebbe preferibile tacere.Ps: ogni riferimento a fatti e persone è puramente voluto.