Scuole chiuse causa allerta meteo, gli studenti esultano. Ma non sarebbe meglio prevenire…

Quando la Protezione Civile dirama l’allerta meteo arancione in alcuni paesi il primo cittadino decide per la chiusura delle scuole.Gli studenti esultano come se avessero vinto la lotteria Italia.

Il countdown inizia già tra i banchi, poi una volta a casa, l’attesa si concretizza con la conferma, l’ordinanza che ufficializza la chiusura dei plessi scolastici, postata sulla pagina social del Sindaco.Libri chiusi, zaino riposto, un notevole rallentamento delle attività scolastiche e tante lagune.

Da settembre causa allerta meteo gli scolari hanno ” collezionato” sette giorni di assenza, non da giustificare ovviamente, gli ultimi due 17 e 18 gennaio 2023.Dieci giorni dopo il rientro dalle festività natalizie.

Secondo una recente indagine di Legambiente in Campania il 70% delle scuole non ha il collaudo, la metà ha bisogno di interventi urgenti.In otto su dieci manca quello di agibilità (82%), migliore la situazione per la prevenzione incendi (57%).

Gli edifici scolastici posti in zona sismica 1 sono il 19%, tra questi nessuno risulta progettato o adeguato alla normativa tecnica di costruzione antisismica, quelli in zona sismica 2 sono l’80% e anche qui nessuno progettato o adeguato alla normativa mentre solo in otto edifici sono stati effettuati interventi di messa in sicurezza dei solai.Dati ancora insufficienti visto che parliamo di un intervento di fondamentale importanza per prevenire fenomeni di crollo, principale motivo di incidente e di pericolo per la vita di studenti, docenti e personale scolastico.

L’allerta meteo arancione da quel che si evince è sempre sinonimo di scuole chiuse anche se le previsioni non confermano sempre il tempo che sarà, ma una certezza c’è.L’assenza di prevenzione, manutenzione, adeguamento delle strutture scolastiche su gran parte del territorio regionale Lo stato di salute di 99 edifici scolastici di tre capoluoghi di provincia( Avellino-Benevento e Salerno) – tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado – frequentati da una popolazione di oltre 20mila studenti è agonizzante.

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