La storia di Abdul sovverte lo stereotipo dei migranti. E’ la storia di un riscatto sociale oltre le onde del mare. Quella traversata nel Mediterraneo alla ricerca di un futuro chiamato Italia. Abdul, 25 anni, arriva dalla Nigeria, il paese più popoloso del continente africano. Attraverso la Libia ha raggiunto la costa. Grazie all’aiuto di un amico riesce ad imbarcarsi su un gommone alla volta dell’Italia. Un viaggio condiviso con altri connazionali in condizioni inumane. Poi lo sbarco a Lampedusa e il trasferimento in un centro di accoglienza a Napoli. La svolta alla vita la dà il tempo e la caparbietà del giovane. Quella voglia di entrare a fare parte del tessuto sociale del Paese che lo ha accolto, ma soprattutto l’incontro con Salvatore Suarato, titolare dell’agriturismo Greenland di Castellammare di Stabia. Il giovane trova lavoro e la realizzazione di un sogno: incidere canzoni. Grazie all’aiuto del suo datore di lavoro Abdul, in arte Maestros, propone i suoi testi alla Movieland. ” Quel viaggio è qualcosa di terribile, in tanti non ce la fanno, ma è l’unico modo per provare a sfuggire alla morte. Oggi, grazie a Salvatore Suarato, ho un lavoro e sono riuscito a coronare il mio sogno, fare musica” racconta il 25enne. Pubblica il brano ” Rock”, accompagnato da un suggestivo videoclip. All’uscita del primo singolo segue “My world”. L’anima Afrobeat dell’artista è tutta nelle parole delle sue canzoni…Colonne sonore della sua vita. Ad maiora semper!!!
