C.mare di Stabia – Scarcerata Annunziata Cafiero. Per “Lady usura” arresti domiciliari fuori regione

In carcere da due anni, torna libera Annunziata Cafiera, 45 anni, moglie di Nicola Esposito detto o’ mostro, reggente del clan Cesarano, detenuto al 41 bis, erede e braccio destro del boss Ferdinando Cesarano per il quale organizzò la sua celebre fuga dall’aula bunker di Salerno. Il tribunale del Riesame, su richiesta dell’avvocato Massimo Autieri, ha accolto la richiesta di scarcerazione della donna indicando il domicilio fuori regione: a Matera dove Cafiero sarà agli arresti domiciliari. La donna era stata arrestato con l’accusa di usura per un importo di 500mila euro e di un tentativo di estorsione ai danni di una imprenditrice per l’acquisto di un capannone. Nonostante fosse caduta l’accusa di usura, anche nei confronti del marito, la donna era ancora detenuta.

12 Agosto 2021 – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito tra Pompei (NA) e Castellammare di Stabia (NA), un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta e coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, nei confronti di 3 soggetti, indagati per usura, estorsione e lesioni personali aggravati dal “metodo mafioso”.

Il provvedimento rappresenta l’epilogo di una complessa indagine condotta dai finanzieri del Gruppo di Torre Annunziata e della Compagnia di Castellammare di Stabia, che ha tratto origine dall’approfondimento di alcune operazioni finanziarie anomale e che è stata ulteriormente sviluppata a seguito di denunce presentate da un nucleo familiare di imprenditori stabiesi operanti nel campo del turismo e della ristorazione, incapaci di far fronte alle ingenti pretese usurarie dei loro carnefici, soprattutto a seguito dell’inasprirsi della crisi economica dettata dall’emergenza sanitaria, tuttora in atto.

In particolare, sulla base delle risultanze emerse nell’ambito delle indagini, condotte mediante intercettazioni telefoniche, ambientali, escussioni testimoniali e l’esame dei sistemi di videosorveglianza comunali e privati, le Fiamme Gialle hanno ricostruito un circostanziato quadro indiziario a dimostrazione dell’illecita attività usuraria posta in essere sin dal 2011 da ESPOSITO Nicola (detto “o’ mostr”), leader pro tempore indiscusso del “clan CESARANO” e attualmente recluso al “41 bis”, che avrebbe prestato all’imprenditore denunciante circa 550.000 euro in contanti richiedendone il pagamento di interessi annui pari al 120% del capitale concesso.

Dopo il suo arresto, avvenuto nel 2014, la riscossione delle rate mensili è stata effettuata e garantita da sua moglie, CAFIERO Annunziata, che si è avvalsa anche della collaborazione di un familiare, attualmente irreperibile.

In particolare, gli indagati avevano costretto le vittime al pagamento mensile degli interessi (5.500 euro) fino a quando quest’ultime non fossero state in grado di restituire in un’unica tranche anche l’intero ammontare del prestito elargito (cd. “usura conto capitale”) con il rischio, quindi, di non porre mai fine al soffocante rapporto di soggezione con i propri aguzzini e l’incombente pericolo, in alternativa, di cedere agli aguzzini la direzione e la gestione aziendale delle attività imprenditoriali.

Le vittime, esasperate dalle continue pressioni ed intimidazioni nonché da imprecazioni minacciose, avevano tentato in tutti i modi di poter sfuggire ed evitare gli incontri con i propri vessatori i quali, il più delle volte, hanno eseguito veri e propri “agguati” in puro stile camorristico.

 

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