
La Corte d’Assise d’Appello di Napoli ha confermato la sentenza di primo grado per Nicola Del Sorbo, 35 anni, di Angri, condannandolo a una pena di 25 anni di reclusione. L’uomo, difeso dagli avvocati Luigi e Riccardo Senatore, è accusato dell’omicidio volontario di Luana Rainone, 31 anni di Sarno. Il Pm aveva chiesto per l’imputato, ai giudici della prima sezione della Procura Generale, l’ergastolo.
I FATTI
Luana Rainone 31 anni di Sarno ma residente a San Valentino Torio, a luglio del 2020 è stata trovata priva di vita in un pozzo, in un terreno di via Fontanelle, tra i comuni di San Valentino Torio e Poggiomarino. Il corpo della donna, sposata e madre di una bimba, era avvolto in una coperta. Un omicidio efferato, che porta gli inquirenti a seguire la pista del legame che la vittima ha con il 34enne, Nicola Del Sorbo: una relazione extraconiugale che i due avevano da diversi mesi.
Negli atti d’indagine, comprensivi anche di una dichiarazione confessoria dell’uomo, è emerso che i due avessero cominciato a discutere animatamente. Luana avrebbe preteso che Del Sorbo chiamasse la moglie per dirle della loro storia. La discussione sarebbe a quel punto degenerata, il 34enne fu colpito dalla donna con un calcio. La risposta dell’uomo fu violenta, le strappò il cellulare di mano poi afferrò un coltello da cucina e colpì la 31enne alla gola, con un unico fendente. Mentre la donna moriva, l’assassino non avrebbe chiamato i soccorsi. Anzi, dall’ordinanza d’arresto del gip sarebbe emerso che l’imputato si accese una sigaretta, per poi tentare di fermare il sangue con un cuscino. Non ci riuscì. A quel punto avvolse il corpo in un lenzuolo, lo infilò in una busta per i rifiuti, poi dopo averlo avvolto in un piumone, lo gettò in un pozzo.