E’ considerato uno dei registi più grandi di sempre con una filmografia di rara qualità, da Le iene a Pulp Fiction, da Four Rooms a Bastardi Senza Gloria passando per Kill Bill, Grindhouse – A prova di morte, Django Unchained , The Hateful Eight, C’era una volta a… Hollywood. Parliamo di Quentin Tarantino: maestro del genere exploitation, che fa del sangue, della violenza e degli affari loschi il suo stile espressivo. I film hanno trame complesse e cast generalmente stratosferici che hanno visto protagonisti tra gli altri, John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman, Bruce Willis, Brad Pitt, Leonardo Di Caprio, Robert De Niro. Tarantino spesso si ritaglia una piccola parte all’interno della pellicola, e il suo personaggio quasi sempre muore. In Le iene ad esempio interpreta Mr. Brown, che verrà ucciso nel corso di una rapina. Nelle vene del regista del pulp, scorre un mix di sangue irlandese ( da parte di madre), inglese e italiano. Nato a Knoxville, nel Tennessee , il 27 marzo 1963, all’anagrafe Quentin Jerome Tarantino, i suoi bisarcavoli erano italiani. La nonna del padre, l’attore statunitense Tony Tarantino, era di Portici, il nonno era un pescatore di Castellammare di Stabia. Per onorare la carriera del cineasta, costellata da iconici successi, Quentin Tarantino riceverà il Premio alla Carriera durante la Festa del Cinema in corso a Roma dal 14 al 24 ottobre. L’uomo più importante degli ultimi decenni, inserito tra le 100 persone più influenti del
mondo, nella classifica del Time, è autore anche del romanzo C’era una volta a Hollywood, che oltre a essere l’espansione, il prequel, l’ispirazione del nono lungometraggio, è un libro che mantiene nelle sue duecento pagine, lo stile narrativo del regista: riff, digressioni, dettagli e cazzotti, maestria linguistica e maestosità del genio cinematografico che è riuscito negli anni a stregare il box office e la penna dei giornalisti.
