La campagna vaccinale va avanti spedita. In Campania gli ultimi dati registrano 763.909 immunizzati, cittadini che hanno ricevuto sia la prima che la seconda dose. Secondo una recente statistica stilata dal Corriere della Sera, analizzando i dati territoriali, la tanto agognata immunità di gregge per la Campania, l’Abruzzo, la Lombardia, la Puglia, il Molise e il Lazio, potrebbe essere raggiunta entro settembre.
In Italia i vaccini anti-Covid-19 in corso di somministrazione sono: i due vaccini a base di mRNA prodotti da Pfizer-BioNTech e Moderna, AstraZeneca il vaccino a vettore virale prodotto insieme all’Università di Oxford e il monodose Johnson&Johnson, che sfrutta la stressa tecnologia di AstraZeneca. Quest’ultimo ha subito nelle ultime ore una battuta d’arresto dal Presidente della Regione Campania che ne ha bloccato la somministrazione in occasione degli open day. Il Governatore Vincenzo De Luca, durante una conferenza stampa a palazzo Santa Lucia ha dichiarato. “Ieri abbiamo avuto una riunione con i direttori generali e preso questa decisione per ragioni di prudenza. Le prime dosi di AstraZeneca le somministriamo solo sopra i 60 anni, è una fascia d’età per cui non c’è stato nessun problema in nessuna parte del mondo. Faremo AstraZeneca anche a chi deve fare la seconda dose per completare il ciclo di vaccinazione”.

Per quanto riguarda la somministrazione di Johnson & Johnson, per i maggiorenni, non ci sono limitazioni. “Non abbiamo avuto nessun danno segnalato e, quindi, usiamo questo vaccino, anche se ne arrivano pochi. È monodose, va bene, mobilitiamo le farmacie” ha dichiarato De Luca. La decisione di sospendere gli open day in Campania sarebbe stata presa a seguito di casi di trombosi rare verificatisi in alcune giovani donne, immunizzate con il vaccino inglese. Il Presidente De Luca ha fatto una richiesta specifica all’Aifa, per conoscere il suo parere. “C’è l’agenzia Aifa che è l’unica che dovrebbe parlare sul piano sanitario e non dice una parola, abbiamo ascoltato per l’ennesima volta che il Cts, che non ha ruolo sulla certificazione dei vaccini, ha raccomandato l’uso di Astrazeneca sopra i 60 anni e per chi lo ha già fatto sotto i 60? Che facciamo per il richiamo? Non dicono una parola. Questo il livello di disorganizzazione e irresponsabilità di Aifa che dovrebbe certificare l’uso dei vaccini ma non dice una parola” ha dichiarato il governatore.
Il Comitato tecnico scientifico (Cts), secondo quanto si apprende, dovrebbe esprimersi oggi in merito all’utilizzo del vaccino anti-Covid di AstraZeneca per i giovani dai 18 anni in su.