Nel paese del Sol Levante è stata aperta un’inchiesta per chiarire le cause che hanno portato un minuto di ritardo al treno – dangan ressha – uno dei convogli proiettile che percorrono la rete ferroviaria giapponese Shinkansen. Il conduttore ha dichiarato ai vertici aziendali che, per soddisfare un bisogno fisiologico, si è assentato per tre minuti dalla postazione, lasciando il controllo del treno a un suo assistente senza l’idonea licenza. L’episodio, è avvenuto la scorsa domenica nella tratta tra Atami e Mishima, nella prefettura di Shizuoka, a sud dell’arcipelago. A bordo del vettore viaggiavano a una velocità di 150 km orari 160 passeggeri. Il ritardo è stato segnalato dall’operatore ferroviario al Ministero dei Trasporti, classifica come una violazione dell’ordinanza governativa, prevede per il conduttore e l’assistente una dura sanzione. La direzione dell’azienda ha subito convocato una conferenza stampa per porgere le sue scuse agli utenti.
Inaugurati nel 1964, poco prima delle Olimpiadi di Tokyo, i treni Shinkansen in Giappone raggiungono velocità di punta di 320 chilometri orari. Collegano le isole principali: Kyushu, Honshu dove si trova la capitale Tokyo e Hokkaido sono unanimemente considerati tra i mezzi di trasporto più sicuri al mondo, con un tasso di puntualità medio che si aggira annualmente sui 30-40 secondi, un lasso di tempo che tiene in considerazione anche degli eventi naturali non prevedibili. Nel caso specifico quando i macchinisti hanno urgente bisogno di andare in bagno mentre sono al comando del treno, devono coordinarsi con il centro di comando per passare il controllo a un altro macchinista qualificato o fermare il treno in mezzo ai binari o alla stazione più vicina prima di soddisfare le loro esigenze.

I nipponici, famosi al mondo per la loro puntualità e l’efficienza dei servizi, hanno molto da insegnare ai Dirigenti delle Aziende Ferroviarie Italiane: da Nord a Sud passando per EAV, l’ente gestore della Circumvesuviana, Circumflegrea e Cumana indicate da Legambiente nel report Pendolari, ” linee peggiori d’Italia’, tra ritardi, cancellazioni, vagoni datati, e disservizi vari per i passeggeri viaggiare è sinonimo di odissea.