Ha abusato di tre delle sue «ragazze», delle sue baby calciatrici e della fiducia dei loro genitori che gli avevano affidato le proprie figlie credendo che fosse un «educatore». L’ipotesi di reato formulata dal sostituto procuratore Giovanni Paternoster a carico di Gennaro Russo, allenatore della Salernitana Magna Graecia di Eboli, è di abusi sessuali aggravati dalla recidiva. Abusi commessi, tra l’altro, su minorenni: le ragazze hanno difatti subito le violenze quando ancora quindicenni. Accuse gravi per le quali l’indagato dovrà difendersi il prossimo 22 maggio quando è stata fissata l’udienza preliminare al tribunale di Salerno.
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Una storia brutta quella che vede coinvolto il mister di una squadra di calcio a cinque, che milita nel campionato di serie C, e che è anche un dipendente del ministero di Grazia e giustizia.
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Secondo quanto accertato dai carabinieri di Eboli che hanno seguito le indagini e raccolto le denunce delle tre ragazzine, le violenze sarebbero state commesse per almeno un anno: dal 2012 al 2013. L’episodio culminante, che avrebbe convinto le tre vittime a raccontare tutto agli inquirenti, si sarebbe verificato però a maggio dello scorso anno quando una delle tre è stata costretta a subire un rapporto completo.