Castellammare. Estorsioni al mercato dei fiori di Pompei: condannati capi e gregari del clan Cesarano

Gestivano le estorsioni nel mercato dei fiori di Pompei, erano pericolosamente armati e capaci di corrompere anche le guardie penitenziarie.

Per questo motivo, il gup di Napoli ha condannato a complessivi 142 anni di carcere 14 tra capi e affiliati al clan Cesarano, accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso.

Tra i condannati c’è anche Antonio Inserra, alias «’o guerriero», considerato il reggente del clan del quartiere Ponte Persica, zona periferica di Castellammare di Stabia, al confine con Pompei. Inserra inviava le direttive ai suoi gregari nonostante fosse detenuto, corrompendo due guardie carcerarie. In dotazione aveva addirittura un cellulare e comunicava con i classici pizzini.

In particolare sulla cittadina pompeiana e sul mercato dei fiori si estendevano gli interessi criminali dei due gruppi che facevano capo ai Cesarano, i quali imponevano il pizzo a commercianti ed imprenditori del settore.

Resta, invece, latitante l’altro capo dei Cesarano, il 42enne Nicola Esposito , alias «’o mostro», sfuggito all’arresto lo scorso mese di ottobre e tuttora ricercato.

FONTE : IL MATTINO

FONTE: www.ilmattino.it/napoli/cronaca/estorsioni_mercato_pompei_condanna_cesarano/notizie/674397.shtml

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