“Post fata resurgo”, motto di Stabia. La rinascita dopo le avversità del fato, in una realtà ostica, è possibile: l’iter da perseguire è – e sarà – senz’altro arduo ma la gens della “città delle acque” non si arrende. E la valorizzazione del territorio, così tanto ferito nel suo storico orgoglio, sarà fil rouge dell’appassionante “Maggio dei monumenti. Castellammare d’autore”.
Presentatone il programma sabato mattina, presso l’aula consiliare di Palazzo Farnese, la manifestazione, promossa dal Comune di Castellammare con l’Arcidiocesi di Sorrento – Castellammare di Stabia, le Soprintendenze, l’Azienda di Cura e Soggiorno, l’ASCOM, l’Associazione Albergatori ed il Forum cittadino delle associazioni, si protrarrà sino al 2 giugno, proponendo una tematica differente per ogni week end.
Sulla scorta di un delizioso revival stabiese, offrente le location che hanno caratterizzato le insigne opere di artisti e personalità nostrane, l’evento è disciplinato in interessanti progetti, esposti dalle stesse associazioni ed illustrati in conferenza stampa. E si partirà con “La difesa del Cantiere Navale. Il sacrificio dei Capitano di Corvetta Domenico Baffigo e dei suoi marinai”, iniziativa indetta per il primo fine settimana, promossa dall’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e presentata da Antonio Cimmino.
E se Stabia punta alla salvaguardia del suo potenziale artistico, l’archeologia è ovvia tematica centrale. Ecco dunque presentate da Stefano Scanu e Rossella Muroni, responsabile nazionale “Legambiente”, visite guidate gratuite presso le “Ville di Stabia”, anche in lingua inglese, francese e tedesca per incrementare il turismo, con il prezioso supporto del “Rotary Club”, promotore anch’esso di visite guidate agli scavi di Stabia. Ed accanto al glorioso passato di ascendenza latina, ulteriori “piani pro cultura”, enfatizzanti il centro storico, le acque locali e la Grotta San Biagio – finalmente aperta al pubblico – promossi dall’associazione MYO, mentre, l’aspetto religioso, curato dall’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, sarà affrontato tramite il ricordo della visita di Papa Giovanni Paolo II a Castellammare, avvenuta nel 1992, in concomitanza con la canonizzazione di Papa Wojtyla. Al fianco di arte, cultura e religione, anche ambiente, musica e prodotti tipici locali: temi squisiti che faranno da sfondo ad eventi presentati da Lega Navale, Le Camelie, Associazione Socio Culturale Madonna dell’Arco.
Una manifestazione all’insegna di un sano “patriottismo”: il logo scelto, infatti, presentato dal giovane Ivan Stefano Guida, raffigura l’Arco di San Catello ed il nobile intento di donare Stabia agli stabiesi, mediante la fruizione di un patrimonio per tempo celato, ricco di siti chiusi da oltre dieci anni ma finalmente visibili, esposto dalla dottoressa Olimpia De Simone.
Primavera e rinascita. Stabia e valorizzazione. E la speranza “UNESCO” è sempre più vicina.
Fonte:Anna Chiara Favoloro
Maggio dei monumenti. Castellammare d’autore. Presentato il programma