JUVE STABIA: AMARA SCONFITTA, MANNIELLO CHIEDE LE DIMISSIONI DELLA SQUADRA

La squadra gialloblu ha perso la sfida contro il Varese per 2 a 4, una sconfitta ai quali i tifosi hanno risposto lasciando lo stadio “R.Menti” ancor prima che l’arbitro fischiasse, per decretare la fine del match. Una protesta che i tifosi hanno poi continuato fuori dallo stadio, in modo civile principalmente  contro la squadra. Manniello, alla fine della partita si è riunito in conferenza stampa, durante la  quale  ha avuto parole dure nei riguardi della squadra e dello stesso Braglia. La squadra deve  essere totalmente sostituita con i giocatori della Primavera, Manniello sostiene che i giocatori attuali mancano di responsabilità e rispetto per la tifoseria, giocano le partite avendo la testa in chissà quale posto. A fronte di ciò e per l’ennesima sconfitta, Manniello ha anche detto che non pagherà più i giocatori perchè in quanto pagatore, non vede più i suoi soldi investiti dare i frutti che sperava. I  giocatori  non hanno il rispetto per i sacrifici che fa la società e si comportano come qualsiasi altro ragazzo, dissociandosi dal gioco mentalmente e pensando invece a dove trascorrere il sabato sera mettendo in uso i telefonini non appena entrano negli spogliatoi. Inoltre Manniello da sfogo a una sua volontà di avere i giocatori della Primavera in campo fatta a Braglia già diverso tempo fa ma quest’ultimo sembra non aver ricevuto il messaggio, fino ad oggi, quando a seguito di questa brutta sconfitta il tecnico, probabilmente nel prossimo match, che vedrà la Juve Stabia giocare  contro il Modena, “cambierà le carte in tavola”. Manniello prosegue la conferenza stampa assumendosi tutte le responsabilità per l’andamento pessimo di gioco avuto dalla squadra e chiedendo scusa ai tifosi che per tutto il campionato hanno dimostrato cosa significa il tifo quando è fatto in maniera civile malgrado i risultati deludenti della propria squadra e per questo sono un esempio da seguire anche quando pacificamente hanno lasciato lo stadio al 38′ del secondo tempo.

A.M.

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