Castellammare di Stabia 400 mila euro per il turismo

La città sarà proiettata nel circuito internazionale del turismo grazie ad un bando che finanzierà progetti fino ad un massimo di 400mila euro. Il volano turistico si potrà concretizzare grazie al «distretto turistico Atargatis», strumento approvato dal governo e sviluppato in ambito regionale per promuovere le attività produttive della filiera del turismo della costa del Vesuvio. I fondi messi a disposizione sono nazionali, ma arrivano in città attraverso il distretto turistico creato nella Regione. L’obiettivo degli enti, Comune, Regione e distretto turistico è dunque quello di mettere a sistema tutte le attrattive della città, come il mare, la montagna, l’archeologia ed il termalismo, integrandole con le realtà imprenditoriali della zona. Si tratta dunque di un sodalizio tra pubblico e privato la cui regia è coordinata da Comune e distretto turistico. Il bando è rivolto a tutti gli imprenditori di settore, come gli albergatori, i balneari o ancora i ristoratori che potranno presentare progetti fino ad un massimo di 400mila euro, di cui 200mila euro sono a fondo perduto e altri 200mila sono a conto capitale. Per il momento è stato attivato un primo bando che scadrà l’8 maggio, ma sono previsti altri fondi in arrivo. A Palazzo Farnese, dunque, potranno giungere una quantità illimitata di idee volte a rivoluzionare l’assetto turistico della città. «Gli imprenditori dovranno unirsi per partecipare e presentare i progetti – spiega l’assessore al Turismo Nicola Corrado – potranno partecipare soltanto le aziende che ricadono all’interno del distretto turistico della costa del Vesuvio e per loro ci saranno anche dei vantaggi, è prevista burocrazia zero, ovvero pratiche più snelle e veloci per concretizzare nel più breve tempo i progetti di sviluppo, ed una fiscalità che concretizzerà un risparmio sulle tasse, soldi risparmiati che però dovranno essere reinvestiti nel settore per creare e potenziare strutture e infrastrutture». La necessità di fare turismo nasce proprio dall’esigenza di rimettere in moto alcuni aspetti della città. Come quello dell’archeologia, malgrado l’inserimento degli scavi di Stabia nel grande progetto Pompei, il museo archeologico nella Reggia di Quisisana resta sulla carta con un punto interrogativo. Così anche la promozione dei siti del pianoro di Varano, infatti, per raggiungere Villa San Marco e Villa Arianna non ci sono bus o navette. Da recuperare completamente è invece la montagna. Con il dissesto idrogeologico ed il maltempo da Quisisana a Faito nei mesi invernali si sono verificate frane con il conseguente cedimento di molti alberi secolari. Scomparso sul Faito l’impianto sportivo con il maneggio e così anche i ristoranti. L’unica attività che ancora resiste è un bar sul belvedere. Al comune si punta soprattutto al rilancio della costa, come sottolinea ancora l’assessore Corrado: «Stiamo studiando il modo per mettere a bando le spiagge libere attrezzate, e realizzare una movida sul lungomare, per creare luoghi di aggregazione con vista Vesuvio». Per le Terme, invece, il discorso è a parte ma sono gli imprenditori a chiedere che vengano inserite nella filiera: «Per venti anni a Castellammare abbiamo dormito e la politica e le imprese del territorio devono assumersi le loro responsabilità – spiega Pietro Irollo presidente dell’associazione albergatori del comprensorio – Le terme, sono una parte essenziale e vanno messe in filiera. Malgrado siano territori difficili dobbiamo insistere per creare un’economia turistica».

Fonte: http://www.positanonews.it/articolo/134542/castellammare-di-stabia-400-mila-euro-per-il-turismo

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