Mattia Monesi era un malato terminale, a sua insaputa. È stato ucciso da un tumore del quale nessuno sapeva, nemmeno lui, il diciottenne rodigino passato dal sonno alla morte nella notte tra venerdì e sabato scorsi, mentre stava dormendo nella sala del catechismo al primo piano del centro parrocchiale di Torreglia, insieme ad altri 21 compagni e a due capi scout del gruppo Agesci della parrocchia di Santa Maria Maddalena (frazione del Comune di Occhiobello), Andrea Danesi ed Enrico Galvani. Dentro di lui, probabilmente da mesi, stava crescendo quel male che, ormai, aveva aggredito ogni organo
Autopsia choc: un tumore ha ucciso Mattia, ma il 18enne non aveva alcun sintomo
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