Dall’alba di oggi – martedì 11 marzo – un’imponente operazione dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità è in corso nelle province di Napoli e Salerno. Circa 300 militari sono impegnati nell’esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica partenopea.
Il provvedimento colpisce 70 indagati, ritenuti gravemente indiziati di reati pesanti: associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione ideologica e materiale, corruzione e truffa aggravata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale.L’operazione, scaturita da un’articolata inagine coordinata dalla Procura di Napoli, rappresenta un duro colpo a una presunta rete criminale operante nel settore sanitario.

Un’indagine coordinata dalla procura di Napoli, condotta dai carabinieri del Nas e durata due anni ha svelato un sistema di mazzette per certificati di morte naturale e test del DNA.
Documentati anche casi di assenteismo
Tra i destinatari delle misure cautelari anche cinque dirigenti medici, che intascavano i soldi delle imprese funebri, e diversi impiegati dell’Asl Napoli 1 Centro, oltre a impiegati comunali dell’ufficio di stato civile e una trentina di imprenditori delle pompe funebri insieme con diversi intermediari.L’inchiesta ha documentato, anche in video, 300 episodi, e ha svelato quali fossero le dinamiche per truffare il sistema sanitario.
Decine di kit per l’esame del DNA dell’Asl Napoli 1 Centro sono stati sequestrati stamattina dai militari del Nas negli uffici delle imprese nel corso delle perquisizioni eseguite contestualmente alla notifica degli arresti.Oltre ai kit sequestrate somme in denaro ancora da quantificare e oltre 30mila euro come disposto dal decreto del gip.
Il distretto sanitario nel quale si è concentrata l’attività investigativa è quella della zona del Chiatamone, a Napoli, dove in passato già erano emersi episodi relativi ai cosiddetti falsi invalidi.Accertati, nel corso delle indagini del Nas, numerosi casi di assenteismo che hanno visto protagonisti sanitari e l’emissione, sempre dietro compenso, di certificati per il pass disabili, da apporre sulle auto.