Castellammare di Stabia: album e video di comunione pagati in anticipo e mai consegnati. Clienti sul piede di guerra

Alcuni clienti di un noto fotografo di Castellammare di Stabia, con studio in centro città,  lamentano diversi disservizi rispetto ai contratti firmati: album di compleanni, comunioni, battesimi e matrimoni dei quali non si sa più nulla. È il caso, ad esempio, di un book fotografico e di un video realizzati in occasione di una comunione a giugno del 2023.Lavoro pagato in anticipo dai clienti (1500 euro), con stipula di un contratto nel quale il fotografo si impegna a consegnare album e filmino entro un anno.Ad oggi, invece, malgrado i solleciti, non è stato consegnato ancora nulla, ma solo risposte sterili, evasive e poco chiare.La comunione, è un evento non ripetibile che riveste notevole rilevanza per questi genitori,  la mancata consegna delle foto potrebbe costituire effettivamente una lesione di grave importanza di quello che viene spesso definito come “il diritto alla memoria” o “al ricordo”, che rappresenta una componente del diritto all’identità personale riconosciuto dall’art. 2 Cost.

Pertanto non è escluso che il prossimo step non sarà un’altra volta al negozio del fotografo ma in uno studio legale per citarlo in giudizio davanti al Giudice di Pace.Cosa potrebbe accadere in questi casi al fotografo, che dopo aver immortalato ogni dettaglio della preparazione della cerimonia, non consegna ai clienti loro il servizio fotografico?La risposta a questo interrogativo ci viene fornita dalla Corte di Cassazione che, pronunciatasi in numerosi casi simili a quello descritto, ha chiarito che i clienti hanno diritto al risarcimento del danno patrimoniale derivato dall’inadempimento del fotografo.Difatti, quest’ultimo e i clienti sono legati da un contratto in forza del quale, a fronte del pagamento del corrispettivo concordato, il fotografo deve consegnare ai clienti il reportage fotografico ed ogni altro servizio che abbiano in precedenza concordato.

Ebbene, è evidente che la mancata consegna delle fotografie della comunione rappresenta un grave inadempimento da parte del fotografo poiché è venuta meno la sua prestazione principale scaturita dal contratto.Per tale motivo, i clienti nonchè genitori del bambino che ha ricevuto l’eucarestia, hanno diritto ad ottenere il risarcimento del danno di natura economico – patrimoniale ingiustamente patito, rappresentato dalla somma corrisposta in favore del fotografo, il quale, non avendo adempiuto alle proprie obbligazioni, sarà tenuto a restituire quanto percepito.

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