Afragola, rapina aggravata in concorso e violenza sessuale: arrestati un parroco e un frate

Ad Afragola, in provincia di Napoli, una vicenda torbida di violenza e ricatti.Avrebbero costretto due ragazzi a subire abusi sessuali, minacciandoli di non aiutarli più economicamente e di far perdere loro il lavoro che svolgevano nelle chiese e luoghi di culto dove di volta in volta prestavano servizio.

Si tratta di due religiosi, che sono stati arrestati: uno è il parroco della Basilica di Sant’Antonio da Padova di Afragola, ora sospeso, don Domenico Silvestro, 51 anni, l’altro è un frate di un convento della stessa zona, padre Nicola Gildi, 55 anni.Quando hanno avuto timore di essere denunciati, poi, padre Nicola avrebbe commissionato una rapina per nascondere le prove.

Le due vittime, infatti, avevano mandato ai frati una lettera tramite un legale, Carlo Grezio, e qui potrebbe essere scattato il timore di una denuncia.Nella lettera, i due sollecitavano il pagamento di quanto dovuto per lavori nel Monastero e nella Basilica, e poi facevano riferimento a presunti rapporti sessuali in cambio di assistenza.

E’ quanto hanno ricostruito i Carabinieri nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Procura di Napoli Nord, diretta dal procuratore capo Maria Antonietta Troncone, partita ad aprile, dopo la denuncia dei fatti.L’accusa per i due religiosi è di violenza sessuale e per il frate anche rapina aggravata.

Per portare a termine la rapina, sono state ingaggiate quattro persone: due imprenditori della zona, che avrebbero offerto supporto logistico e due giovani di 19 e 20 anni.Questi ultimi avrebbero sfondato la porta di casa delle vittime e, minacciandole di morte con una mazza da baseball e un coltello, sono riusciti a prendere uno dei due cellulari che contenevano video e messaggi compromettenti per i religiosi.

Ci sarebbe anche un testimone: un altro frate, interrogato dai Carabinieri, che era a conoscenza sia delle violenze, sia della rapina.  Una delle due vittime ha denunciato di essere stato costretto anche a organizzare rapporti sessuali di gruppo una volta al mese, tramite app di incontri, sotto la minaccia di perdere lavoro e aiuto economico.

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