Il percorso politico da primo cittadino di Giuseppe Canfora è finito certamente non da persona “immacolata”.Condannato in via definitiva, il 2 agosto scorso in Cassazione, a due anni ( pena sospesa) per il reato di tentata concussione sul Cda dell’Asi, insieme a Bruno Nasti, all’epoca direttore generale della Provincia di Salerno, condannato invece a 16 mesi di carcere, all’ormai ex Sindaco ieri è arrivata la comunicazione a firma del Prefetto di Salerno, Francesco Russo, che ha sancito la fine del mandato.
La decadenza di Canfora non è arrivata come un fulmine a ciel sereno, era nell’aria da mesi, poi l’ufficilità così come stabilito dalla legge Severini – 6 novembre 2012, n. 190 art.10, che regola i reati in tema di prevenzione e repressione della corruzione.Allo scossone che ha fatto tremare Palazzo San Francesco si aggiunge un altro effetto sismico.

La scelta di portare sullo scranno più alto del Comune l’assessore ai trasporti, legalità e cultura, Eutilia Viscardi ha fatto sorgere dubbi e perplesità sul perchè invece non sia stato designato alla guida del paese il Vice Sindaco Roberto Robustelli.Doveva essere quest’ultima non una scelta ma una consegunza ” fisiologica”.
Si vocicera tra le mura crepate che il Vice sia prossimo alle dimissioni.E’ in questo scenario turbelondo che il paese deve affrontare i prossimi mesi in vista del voto del 2024.
Sulla questione è intervenuto il Senatore Antonio Iannone, commissario regionale di Fratelli d’Italia in Campania “Viene scritta la parola fine alla vicenda Canfora, un condannato in via definitiva per tentata concussione per fatti commessi ai tempi in cui era Presidente della Provincia di Salerno.Il Ministero dell’Interno ha fatto chiarezza e, come sostenevamo, l’articolo 10 della Legge Severino comporta la decadenza.
Si è trattato di applicare la legge ma rimane un giudizio politico su cosa sia stata la Provincia di Salerno dopo la gestione di Fratelli d’Italia: un comitato elettorale del PD finalizzato alle nomine per clientela politica.Questi erano quelli che volevano dare lezioni di buona amministrazione a chi non è stato mai sfiorato da un avviso di garanzia o da un’inchiesta della Corte dei Conti.
Se si pensa a ciò che è avvenuto a Nocera Inferiore con la social card possiamo affermare con assoluta evidenza che nel PD della provincia di Salerno esiste una questione morale grande quanto una casa.Cosa dicono ora De Luca senior, De Luca junior, Alfieri e la segreteria provinciale del partito della Schlein?”.