C’è la droga al centro dell’inaudita violenza che ha visto protagonista un giovane nordafricano, trovato a giugno del 2022 nudo per la strada, nella zona boschiva fra Duno e Arcumeggia, nella parte alta della Valcuvia con entrambe le braccia rotte, un brandello di orecchio tagliato e altri segni inequivocabili di tortura su tutto il corpo.A distanza di qualche giorno le forze dell’ordine arrestarono tre persone, ritenute dagli inquirenti presunti componenti del commando di aguzzini.
Le indagini portate avanti nei mesi successivi hanno permesso di individuare e arrestare altre persone: due marocchini, uno bloccato dai carabinieri a Sarno, l’altro dalla polizia a Milano.Per entrambi è stata disposta la custodia cautelare in carcere, misura già convalidata dai giudici per le indagini preliminari che si sono occupati dei loro casi.

I FATTI
Il venticinquenne marocchino, secondo la ricostruzione degli investigatori, fu legato a un albero e tenuto sotto controllo con armi da fuoco.
Successivamente venne torturato, a colpi di frusta e coltello, come dimostra l’orecchio tagliato, oltre che selvaggiamente pestato.Una vicenda – inquadrabile nel contesto di una faida fra gruppi di pusher che si contendono il territorio, che ebbe una “replica” nelle violenze commesse.
Stavolta però al centro del sanguinario pestaggio è finito un italiano di 40 anni.