La “diplomazia” tra Putin e Jorit grazie al murale di Dostoevskij. Lo street art napoletano elogiato dal Presidente russo

Hanno scritto su di lui le più grandi testate giornalistiche internazionali da The Guardian, BBC, Middle East Eye, TeleSur, Euronews ma è in Italia, nel DNA napoletano che le sue opere sono diventate il simbolo della lotta, dell’uguaglianza, della risposta a quel mondo spesso troppo formale. Parliamo di Luigi Cerullo, meglio conosciuto come Jorit. Artista italiano, classe 1990, famoso per essere specializzato in street art. Il re dei murales, è l’autore di una serie di graffiti che campeggiano sulle facciate di mezzo mondo. Dall’Argentina, dove nel 2017  realizza a Buenos Aires il ritratto dell’attivista Santiago Maldonado, passando per Aruba, Cile, Cina, Bolivia, Africa, Palestina, America, Russia. I volti dei personaggi che rappresentano i leader delle lotte per i diritti del popolo, poeti e attivisti politici come Pablo Neruda sono lo ” status symbol” dell’arte ” jorittana”. Un’arte che conserva la sua parte illegale, quando l’artista esprime la sua verve attraverso una serie di graffiti illegali su treni e muri della città partenopea, approfondita e perfezionata con il tempo con la raffigurazione realistica del volto umano marchiato con due strisce rosse sulle guance –  Human Tribeche – rimandano a rituali magici/curativi africani in particolare alla procedura della scarificazione, rito iniziatico del passaggio dall’infanzia all’età adulta legato al momento simbolico dell’entrata dell’individuo nella tribù. Ogni raffigurazione nasconde alla vista di chi l’ammira parole e frasi che spesso ampliano il significato delle opere. Ad esempio, all’inizio del 2019 vengono inaugurati a Scampia, quartiere a Nord di Napoli, due murali, “Angela Davis” e “Pasolini”. Il murale del poeta e drammaturgo italiano  i è accompagnato da questa citazione: «Non lasciarti tentare dai campioni dell’infelicità, della mutria cretina, della serietà ignorante. Sii allegro. T’insegneranno a non splendere. E tu splendi, invece”. Uno degli ultimi murales realizzati è stato elogiato addirittura da Vladimir Putin. Nel pieno di una guerra che ad oggi appare insensata, il capo del Cremlino, durante un collegamento video per una cerimonia di premiazione con le personalità della cultura russe, ha elogiato Jorit per aver dipinto sulla facciata dell’Istituto Tecnico Industriale Righi di Fuorigrotta il ritratto dello scrittore russo Fedor Dostoevskij. ” Penso che molti sappiano, abbiano visto, come a Napoli uno street artist di recente abbia dipinto sul muro di un palazzo il ritratto dello scrittore russo Fedor Dostoevskij, ormai cancellato in Occidente – ha detto Putin -. Dà ancora speranza, attraverso la simpatia reciproca delle persone, attraverso una cultura che collega e unisce tutti noi, la verità sicuramente si farà strada”. Putin ha affermato che l’Occidente “sta cercando di cancellare la cultura russa”, con il divieto dell’utilizzo di ” opere di grandi compositori come Pyotr Tchaikovsky, Dmitry Shostakovich e Sergei Rachmaninov” e la cancellazione di manifesti e libri. “L’ultima operazione così massiccia per distruggere la letteratura indesiderata è stata condotta in Germania dai nazisti”, ha sottolineato ancora il leader russo. Su Instagram arriva il commento di Jorit che ha postato il video dell’intervento di Putin: “E’ mai possibile che sono riuscito a fare più io, semplice cittadino, per la pace con un murale che il nostro governo? Mi sorge il dubbio, ma se Putin ‘si apre’ all’Occidente con un semplice murale, cosa farebbe in caso di proposte di pace serie? Ma non è che in fondo in fondo ai nostri leader questa guerra fa quasi comodo?”. Sono domande eh…in realtà sto abbastanza sconvolto per questa cosa. Putin ma nu’ Cafè? Per “Levà ‘a frasca ‘a miezo” 3…2…1… JORIT FILO PUTIN!

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