Durante una conferenza stampa, presidiata dal Procuratore Generale Giovanni Galati, Autorità Militari dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, tra gli argomenti trattati si è discusso sull’uso delle droghe e lo spaccio delle stesse, nell’ambito delle problematiche socio- familiari. Il Prefetto di Perugia Antonio Reppucci, nel prendere la parola ,ha esposto tutto il suo pensiero in merito all’argomento, scatenando una tempesta che le è costata la rimozione dall’incarico.”Spero che i padri taglino le teste ai figli che assumono stupefacenti,il cancro è lì nelle famiglie, se la mamma non si accorge che suo figlio si droga è una mamma fallita e si deve solo suicidare.” Parole forti, dure, che colgono di sorpresa anche i presenti ma lui prosegue imperterrito, forte del ruolo che ha nella società, con l’egoismo di chi crede e pensa ” A me non succederà mai, io sono un buon padre”. Un offesa alle madri, ai ragazzi, alla famiglia. Avere un figlio tossico non è mai stato sinonimo di fallimenti genitoriali, sicuramente il problema parte da una mancanza familiare ma quanti ragazzi per curiosità provano le droghe con la presunzione di dire ” Una volta e basta” e poi diventa un odissea che dura anni? Chi va in aiuto di questi ragazzi? La famiglia. Chi mamma assisterebbe, senza intervenire, alla pene del proprio figlio? Quanti ragazzi di famiglie benestanti si drogano e sono morti per droga?. Tra questi anche figli di Prefetti, avvocati, star della televisione ecc.. Le loro mamme si sono suicidate?Il prefetto per le sue affermazione è stato rimosso dall’incarico, decisione voluta dal Ministro Nicola Alfano, appoggiato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, mentre il procuratore della Repubblica reggente di Perugia Antonella Duchini si dissocia dalle affermazioni. La difesa di Reppucci si basa sul fraintendimento del discorso ma al Viminale si lavora per il suo successore. SEGUE VIDEO: